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ZURICH

di Sacha Polak

sinossi

Non sappiamo esattamente cosa sia successo. Ma Nina ha perso la testa a causa di un evento sconvolgente, e ha realizzato improvvisamente di non aver condotto la vita che si aspettava. La giovane donna si nasconde nell’anonimo mondo delle autostrade e delle stazioni di servizio, inquieta e costantemente in movimento per evitare di guardarsi indietro. Il regista segue i suoi movimenti molto da vicino, una condizione di vicinanza che dà al film la sua consistenza. Nina e la telecamera finiscono in uno stato di delirio, sempre più alla deriva. Nina si ritrova ancora una volta nel letto di un camionista, trascorre un paio di giorni con lui, il quale la presenta perfino ai suoi figli, prima che lei finisca di nuovo sulla strada. Il montaggio fa dei salti temporali e intensifica i ricordi – di momenti sereni, di un altro uomo. Le scene sono solo lontanamente collegate e non si sommano alla storia di una vita. A volte la telecamera indugia sul volto di Nina, cogliendo le diverse sfaccettature di una sofferenza totale – dalla disperazione assoluta, alla rabbia, al dolore puro. Il film di Sacha Polak lascia quasi che lo spettatore prenda parte al processo di afflizione.

titolo internazionale: Zurich
titolo originale: Zurich
paese: Paesi Bassi, Germania, Belgio
anno: 2015
genere: fiction
regia: Sacha Polak
durata: 89'
data di uscita: NL 19/02/2015, BE 17/06/2015, DE 30/07/2015
sceneggiatura: Helena van der Meulen
cast: Wende Snijders, Sascha Alexander Gersak, Barry Atsma, Aäron Roggeman, Martijn Lakemeier
fotografia: Frank van den Eeden
montaggio: Axel Skovdal Roelofs
scenografia: Jorien Sont
musica: Mark van den Oever
produzione: A Private View, Rohfilm GmbH, Viking Film
distributori: Cinéart Netherlands B.V., Cinéart, Zorro Film

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