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FILM Italia

Il ragazzo invisibile segna un mutamento nel cinema italiano

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- L'ultimo film di Gabriele Salvatores ha il merito di entrare nel mondo inesplorato del cinecomic con un'idea innovativa che coniuga il cinema d'autore con l'universo fantasy

Il ragazzo invisibile segna un mutamento nel cinema italiano
Ludovico Girardello in Il ragazzo invisibile

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, l'ultimo film di Gabriele Salvatores in sala da giovedi 18 ottobre in 400 copie con 01, segna un mutamento nella cinematografia italiana. Pur essendo un film imperfetto, ha il merito di entrare nel mondo inesplorato del cinecomic con un'idea innovativa che coniuga il cinema d'autore con l'universo fantasy. Sia il budget produttivo che la struttura stessa del film non possono né vogliono emulare i superhero movies delle major statunitensi ma tracciare piuttosto una via nuova (europea?) al genere. Il ragazzo invisibile racconta di superpoteri fantascientifici ma anche di problemi adolescenziali, di affetti familiari, di primi amori e di bullismo a scuola. Salvatores, premio Oscar nel 1991 con la commedia generazionale Mediterraneo, del resto non è nuovo alla sperimentazione narrativa e e alla ricerca di nuovi linguaggi e ha già un precedente fantascientifico con il cyberpunk Nirvana (1997).

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Tuttavia Il ragazzo invisibile è un fantasy adolescenziale quasi per caso. Mediterraneo era marchiato dalla citazione di una frase del biologo e filosofo Henry Laborit - "In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare" - e si chiudeva con la dedica a "tutti quelli che stanno scappando". Con Il ragazzo invisibile il regista 64nne non fa altro che rivivere ancora quell'impatto tra utopia e realismo che ha segnato la sua generazione. Come Gustave Flaubert disse "Madama Bovary c'est moi", Salvatores ammette che il giovane protagonista introverso che vuol passare inosservato e diventa davvero invisibile agli occhi di tutti, altri non è che il regista stesso.

Michele, interpretato dall’esordiente Ludovico Girardello, è il ragazzo invisibile del titolo. Un ragazzo come tanti, timido, dalla vita normale in una città sul mare nel nordest italiano (la splendida location di Trieste), Ha una madre poliziotto (Valeria Golino), piuttosto apprensiva, e qualche amico. Ha una cotta per una ragazzina di nome Stella (Noa Zatta). Ma soprattutto nasconde a sua insaputa un super potere, che salta fuori durante una festa di Halloween, proprio nel momento in cui spera di diventare invisibile. Da quel momento alcuni suoi compagni di classe scompaiono misteriosamente, uno strano individuo lo osserva da lontano (Christo Jivkov) e un pericolo imminente sembra minacciarlo. Nel cast c'è anche Fabrizio Bentivoglio, alla sesta collaborazione con Salvatores, nei panni dello psicologo della polizia Basili, che si rivela un "villain" suo malgrado.

L'idea alla base del Ragazzo invisibile, che in origine doveva essere una coproduzione in lingua inglese con l'iIrlandese Element Pictures, nasce dal desiderio del produttore Nicola Guliano (Indigo Film, La grande bellezza [+leggi anche:
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) di realizzare un film che i suoi figli potessero vedere con gioia. Gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo hanno lavorato egregiamente su quella intenzione e il pubblico al quale è diretto il film sembra essere quello pre-adolescenziale, accompagnato da mamma e papà. Nessuna sfumatura dark, che sembra caratterizzare la nuova mitologia dei supereroi, attraversa questo film per famiglie. Per molti questo potrà sembrare il suo difetto. Siamo più dalle parte dei Goonies e di Spielberg che dei recenti Spider Man o X-Men, anche se le citazioni del cinema fantasy sparse da Salvatores si perdono nella notte dei tempi e risalgono sino a Georges Méliès.

Il ragazzo invisibile è concepito come un progetto crossmediale: è in edicola il tie-in pubblicato da Panini Comics e realizzato da professionisti del fumetto come Diego Cajelli, Alessandro Vitti, Giuseppe Camuncoli e Werther Dell'Edera, e in libreria è pronto anche il romanzo firmato dagli stessi sceneggiatori del film. Mentre il finale lascia aperto uno spiraglio per un possibile sequel, magari con una super eroina...

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