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Titus Kreyenberg • Produttore, unafilm

Spinto dalla curiosità

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- La Turchia resta una delle destinazioni chiave sulla mappa della compagnia tedesca unafilm. Saints di Seyfi Teoman sarà girato in autunno

"Sono spinto costantemente dalla pura curiosità nella scelta dei progetti", dice il produttore Titus Kreyenberg, che ha creato la sua compagnia unafilm nel 2004. Privo di una formazione specifica delle scuole di cinema tedesche, Kreyenberg sapeva però "da subito che volevo lavorare nei media, anche se non avevo ben capito in quale area".

Studia alla University of Sussex, dove completa un corso in Produzione Televisiva. La crisi economica crescente all'inizio degli anni '90 lo spinge a tornare in Germania, dove trova lavoro come assistente artistico nella nuova Accademia di Arte e Media (KHM). L'opportunità di lavorare con vari registi esordienti arriva quando passa alla casa di produzione Colonia Media per ridare vigore alla serie Der Fahnder, uno dei pilastri della programmazione serale del canale pubblico ARD. "Ho portato registi come Martin Eigler, Ed Herzog e Lars Montag, tutti provenienti da scuole di cinema ma senza esperienze televisive", spiega. "L'idea era di lavorare con loro a Der Fahnder per riportarlo alle origini".

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Nel tempo, Kreyenberg si è costruito una reputazione nella scena televisiva tedesca come produttore esecutivo per case di produzione come Nostro Film, Odeon Film, Studio Hamburg e Constantin TV, continuando la sua attività anche dopo la creazione di unafilm, nel 2004, con la quale lavora ai suoi progetti.

La prima produzione di Kreyenberg a unafilm lo vede al lavoro con registi esordienti come Konstantin Faigle, Erica von Moeller e Carolin Schmitz prima del debutto internazionale con la co-produzione Colours In The Dark, opera prima della svizzera Sophie Heldman (2009). "La lingua era la stessa, e non è stata quindi la grande sfida della co-produzione con un partner non tedesco", osserva.

La prima vera co-produzione internazionale di unafilm è la collaborazione con i turchi Yamac Okur e Nadir Öperli di Bulut Film per Our Grand Despair [+leggi anche:
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di Seyfi Teoman, in Concorso alla Berlinale l'anno scorso. "Un amico ci aveva introdotti al CineMart di Rotterdam", ricorda Kreyenberg. "È stato un incontro veloce, mi hanno dato la sceneggiatura di Our Grand Despair da leggere. L'ho letta subito, e ho chiamato il mattino dopo per dire che volevo partecipare".

"Iniziare a lavorare insieme alla sceneggiatura, al finanziamento e poi alle riprese e al montaggio del film è stata una grande esperienza per me" continua, ammettendo che "a volte i toni sono stati forti, ma sempre costruttivi!".

La dimensione internazionale delle attività di unafilm vede Kreyenberg diventare sempre più un habitué dei mercati di co-produzione e industria in Europa - dal CineMart di Rotterdam al Paris Projects e al Torino Film Lab, fino al CineLink di Sarajevo e al Meetings on the Bridge di Istanbul.

Il coinvolgimento di unafilm nel nuovo progetto del rumeno Adrian Sitaru, Domestic arriva dopo l'incontro con la produttrice Monica Lazurean-Gorgan di 4proof Film, al CineLink di Sarajevo con la delegazione di produttori EAVE. Poco dopo Kreyenberg viene contattato dal francese Guillaume de Seille di Arizona Films per diventare uno dei partner del secondo film di Özcan Alper, Future Lasts Forever.

La Turchia continuerà ad essere una delle destinazioni chiave sulla mappa futura di unafilm: nella prima tornata di supporti del nuovo Fondo di Sviluppo Tedesco-Turco, per rinnovare la collaborazione con Bulut Film al nuovo lungometraggio di Seyfi Teoman, Saints, che sarà girato in autunno. "Sono felice per l'impegno di Eva Hubert [del Film- förderung Hamburg Schleswig-Holstein] e Kirsten Niehuus [del Medienboard Berlin-Brandenburg] a supportare le co-produzioni con la Turchia e avviare il Fondo di Sviluppo", aggiunge Kreyenberg. "Un aspetto complesso dei progetti internazionali è che spesso sei coinvolto quando la sceneggiatura è già stata sviluppata, ma l'idea di un Fondo simile è che il progetto venga sviluppato insieme in fase iniziale. Questo aiuta a rendere più forti i legami", conclude.

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