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Criteri per il finanziamento di film mediterranei. Guida pratica alle opportunità di finanziamento.

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- Molti fondi per il cinema europeo sono aperti a progetti di film nell’area del Mediterraneo con budget tra i 5,000 e 1 milione di Euro. Sostengono documentari, lungometraggi e animazione a determinate condizioni, come l’amministrazione dei diritti di distribuzione o il coinvolgimento di un produttore nazionale per un accesso facilitato al mercato dei film, come il Hubert Bals Fund e il World Cinema Fund.

Di seguito, la lista dei fondi destinati a finanziare progetti provenienti da Algeria, Autorità palestinese, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Siria, Tunisia e Turchia.

Fondi di sostegno aperti alle cinematografie mediterranee in Europa

Il fondo Jan Vrijman sostiene i documentari provenienti dai paesi in via di sviluppo. I suoi contributi vanno da 5 a 15 000 euro a progetto; in compenso, il fondo si arroga i diritti di distribuzione dei film nel Benelux. Esso è rivolto allo sviluppo, la produzione, la post-produzione, la distribuzione dei film e gli eventuali eventi promozionali.

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Il fondo Hubert Bals. Creato nel 1988, è tra i più noti perché legato al CineMart, il mercato del festival di Rotterdam che raggruppa la maggioranza dei produttori indipendenti europei in cerca di progetti internazionali. Il budget è di 1,2 milioni di euro all'anno. I suoi finanziamenti vanno da 10 a 30 000 euro per lo sviluppo o la post-produzione di lungometraggi di finzione o di documentari provenienti dai paesi in via di sviluppo.

Il fondo del Festival di Göteborg. Creato nel 1998, questo fondo lavora in collaborazione con quello di Rotterdam ed è anch'esso dedicato ai film provenienti dai paesi in via di sviluppo, con un interesse particolare, negli ultimi anni, per il cinema africano. I finanziamenti arrivano fino a un massimo di 40 000 euro a progetto (in sviluppo o post-produzione) e il budget complessivo è di circa 700 000 euro per il 2005/2006. Come contropartita, il fondo ha i diritti di diffusione in Svezia per 7 anni e la garanzia che la prima scandinava dell'opera abbia luogo a Göteborg.

Il World Cinema Fund. Lanciato nel 2004 dalla Berlinale, questo fondo è dotato di 500 000 euro all'anno, e sostiene lungometraggi di finzione e documentari provenienti da Africa, America Latina, Asia centrale e Vicino e Medio Oriente. Il budget del film deve essere compreso tra 200 000 e un milione di euro; il sostegno del WCF va alla produzione (massimo 100 000 euro, in media 40 000 euro) o alla distribuzione dell'opera. La particolarità di questo fondo è che dà la precedenza ai produttori nazionali. Per avere accesso al finanziamento, dopo la selezione il progetto dovrà trovare un produttore tedesco, che favorirà l'accesso al mercato tedesco. Da due anni la Berlinale organizza un mercato della coproduzione per rendere possibili questi contatti.

Visions Sud Est. Questo fondo, nato nel 2005 e dotato di circa 500 000 dollari all'anno, è finanziato dall'Agenzia svizzera di sviluppo. E' legato ai Festival di Nyon e Fribourg in Svizzera e si rivolge ai lungometraggi di finzione e ai documentari. Esso sostiene dalle otto alle dieci produzioni all'anno, provenienti da Asia, Africa, America Latina e i paesi europei non membri dell'UE. In cambio del sostegno, i produttori devono cedere i diritti di distribuzione in Svizzera alla società Trigon Film.

Il Fonds Sud Cinema. Dalla sua creazione nel 1984, il Fonds Sud Cinéma, messo in atto dal ministero della Cultura e il ministero degli Esteri francesi, ha finanziato oltre 350 progetti. L'ammontare annuo è pari a 2,2 M€. Ci sono tre tipi di aiuto: quello alla produzione, al completamento e alla riscrittura. L'aiuto accordato è una sovvenzione in media di 100 000 € a film e non può superare i 152 000 €. Il fondo comprende progetti di film di finzione, d'animazione o documentari destinati all'esercizio nelle sale in Francia e all'estero, provenienti dalle seguenti aree: Africa, Caraibi e Oceano Indiano, America Latina, Asia (tranne Corea, Giappone, Singapore, Taiwan), Vicino e Medio Oriente (tranne Israele, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Barein, Brunei e Qatar), Europa centrale e orientale (paesi non membri dell'Ue) e Asia centrale (Armenia, Georgia, Azerbaijan, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tajikistan, Turkmenistan).

Il Fonds francophone de production audiovisuelle du Sud. Creato nel 1988, è posto sotto la responsabilità congiunta dell'Organizzazione internazionale della Francofonia e del Consiglio internazionale delle radio e delle televisioni in lingua francese (Cirtef). Basato su un meccanismo di appelli a proposte biennali, è gestito dalla Direzione della lingua francese e della diversità culturale e linguistica dell'OIF ed è dotato di circa 2 milioni di euro all'anno. Il fondo è dedicato principalmente alla produzione (massimo 110 000 euro per un lungometraggio) e intende favorire ogni anno la messa in cantiere di 120 ore di prodotti cinematografici o televisivi originali che facciano appello alle capacità creatrici e tecniche dei paesi francofoni del Sud.

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