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INDUSTRIA Qatar

Doha, crocevia del cinema internazionale

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- In programma dal 3 all’8 marzo l’incontro tra operatori cinematografici emergenti e non, organizzato dall’Istituto del Film di Doha e giunto alla terza edizione

Doha, crocevia del cinema internazionale

Tre anni fa, l’Istituto del Film di Doha, realtà in costante crescita, lanciava la prima edizione di Qumra, iniziativa nata con l’ambizione di creare un punto di contatto tra l’industria audiovisiva del Medio Oriente e quella del resto del mondo. Quest’anno, dal 3 all’8 marzo, la capitale del Qatar tornerà a ospitare la manifestazione, ancora una volta con l’obiettivo di fornire una piattaforma di collaborazione tra talenti ed enti di finanziamento, tra voci emergenti e cineasti ormai navigati.

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Il programma punterà i riflettori su una serie di progetti cinematografici, che potranno beneficiare della consulenza di esperti internazionali del settore attraverso consultazioni su sceneggiature e su idee di copioni, colazioni di lavoro, incontri individuali e di gruppo nonché workshop formativi. Aderiscono all’iniziativa tre lungometraggi di finzione in fase di ultimazione (Beauty and the Dogs [+leggi anche:
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intervista: Kaouther Ben Hania
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di Kaouther Ben HaniaThe Journey [+leggi anche:
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di Mohamed Al Daradji e Hunting Season di Natalia Garagiola), 15 progetti di film di finzione, di cui 11 in sviluppo e quattro work in progress, sette progetti di documentari, tra cui due in sviluppo e cinque work in progress, e nove cortometraggi. Sono previste inoltre delle proiezioni dei lavori in fase di realizzazione, al fine di dare risalto ai partecipanti. Per maggiori informazioni sui progetti selezionati, leggere qui.

Come ogni anno, il Doha Film Institute mira a creare una sinergia tra esordienti e professionisti del cinema di vecchia data, grazie a un programma che comprende un ciclo di incontri formativi con il regista francese Bruno Dumont, l’iraniano Asghar Farhadi (fresco della seconda vittoria agli Oscar per il Miglior Film Straniero con Il cliente [+leggi anche:
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), il franco-cambogiano Rithy Panh, la filmmaker argentina Lucrecia Martel e il produttore portoghese Paulo Branco.

In calendario prevede anche una serie di conferenze e tavole rotonde tenute da esperti e dedicate a temi cruciali quali la transizione digitale nel cinema e la sua evoluzione – le sfide della distribuzione e promozione digitali su scala internazionale – ma anche focus sulla sceneggiatura e la produzione di prodotti d’animazione (con Mike Reiss dei Simpson) e sullo sviluppo di strategici canali televisivi digitali, analizzando in particolare il caso di Al Jazeera.

Oltre a questi eventi, per la sezione Nuove Voci verranno proiettati alcuni film appositamente selezionati all’interno di una rosa di opere dirette da cineasti emergenti: tra i titoli, Tramontane [+leggi anche:
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di Vatche BoulghourjianDogs [+leggi anche:
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di Bogdan MiricăMimosas [+leggi anche:
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di Óliver Laxe, Holy Cow di Imamaddin Hasanov, cui si aggiunge una serie di corti realizzati da registi del Qatar. Tutti questi film hanno ricevuto il supporto dell’Istituto del Film di Doha, che attraverso il suo programma di fondi è già diventato uno dei principali finanziatori del settore audiovisivo, sostenendo film di alta qualità come Hedi [+leggi anche:
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di Mohamed Ben AttiaMustang [+leggi anche:
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di Deniz Gamze Ergüven e Under the Shadow [+leggi anche:
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 di Babak Anvari.

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(Tradotto dall'inglese)

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