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Charles Gillibert • Produttore

“Film ambiziosi con potenziale internazionale”

di 

- Incontro con Charles Gillibert, produttore con CG Cinéma di Sils Maria e Eden

Charles Gillibert  • Produttore

Dopo aver prodotto per MK2 circa 40 corti e 17 lungometraggi, Charles Gillibert (36 anni) ha fondato CG Cinéma che ha inaugurato le sue attività con il film concorrente a Cannes Sils Maria [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Charles Gillibert
intervista: Olivier Assayas
scheda film
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 di Olivier Assayas (leggi la recensione – esce in Francia il 20 agosto) e Eden di Mia Hansen-Løve (leggi l'articolo – esce il 19 novembre). E diversi progetti sono in gestazione.

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Cineuropa: Come ha fatto a produrre Sils Maria con un cast prestigioso (Juliette Binoche, Kristen Stewart) per un budget di soli 5,1 M€?
Charles Gillibert: Quando gli attori vogliono fare questo genere di film sanno di non poter chiedere le stesse cifre di una megaproduzione o di una commedia. Il cast quindi non ha avuto un costo smisurato. Poi è una coproduzione che si è andata costruendo tra la Germania (l’unico paese d'Europa in cui si possono davvero finanziare film ambiziosi in lingua inglese), la Svizzera e l’Italia. Fondi regionali, città, crediti d’imposta, ecc.: circa 35 istituzioni hanno finanziato il film.

Questa moltiplicazione delle possibili fonti di finanziamento è un vantaggio o un rompicapo?
E’ un meccano alquanto mostruoso, ma dà la possibilità di fare film d’autore ambiziosi con investitori che non si aspettano un ritorno immediato e particolarmente alto, e che non sottopongono il film a una pressione commerciale malsana. Ma tutto ciò non sarebbe bastato se Olivier Assayas non avesse una grande notorietà negli Stati Uniti che ci ha permesso di prevendere lì, e se non ci fosse un mercato internazionale importante per lui. I film d'autore ambiziosi in termini di budget e da un punto di vista artistico diventano estremamente difficili da montare.

Come è riuscito a portare a buon fine Eden laddove due produttori prima di lei avevano fallito?
Sono un grande fan di Mia Hansen-Løve dai suoi inizi. Ho cominciato a produrre corti, ma anche creando l’etichetta MK2 Music all’inizio degli anni 2000. La generazione French Touch, questi giovani DJ e compositori francesi di musica elettronica, è la mia. Quindi ero estremamente attratto da Eden. Era impossibile che Mia Hansen-Løve, su un progetto così importante, non fosse sostenuta dal CNC e la regione Ile-de-France. Portando uno sguardo nuovo e presentando il progetto in modo diverso, abbiamo alla fine ottenuto l'Ile-de-France, dove è nato il movimento French Touch. Abbiamo anche potuto agire in maniera massiccia sul budget immaginando un modo di girare più leggero e, grazie ai miei trascorsi con le etichette, sui costi musicali importanti. Sono anche intervenuto con successo presso gli investitori privati chiedendo loro di credere a quello che immaginavo essere il valore del film sul quale i venditori internazionali non ci seguivano in termini di cifre. Tutto questo con la fiducia della regista che sapeva che mentre raccoglievo denaro lanciavo anche la preparazione e le riprese. Abbiamo fatto un gioco alquanto pericoloso che si è rivelato efficace e alla fine non così pericoloso se si considera la qualità del progetto, della regista e un equilibrio economico che mi sembrava abbastanza sano e il linea con il potenziale del film.

Qual è la politica editoriale di CG Cinéma?
E’ accompagnare gli autori in film ambiziosi con potenziale internazionale. Non emarginare i film d’autore di piccolo budget come tutti tendono a fare, in particolare operatori, distributori, venditori e altri, che rivedono il valore dei film d’autore al ribasso, ad eccezione dei film di genere o quelli che toccano il pubblico dei secondi mercati (DVD, VoD). Continuo a credere nella sala cinematografica e a una politica dell’offerta che faccia sì che quando si producono dei buoni film, questi abbiano il loro pubblico.

Quali sono gli altri suoi progetti?
Mi sono affiancato alla produttrice Christie Molia per portare avanti lo sviluppo diLost in Paris di Dominique Abel e Fiona Gordon che sarà girato il prossimo anno. E produco il prossimo film di Mia Hansen-Løve, L'avenir, con Isabelle Huppert, riprese ad aprile-maggio 2015.

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(Tradotto dal francese)

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