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Philippe Bober • Esportatore

"Gli spettatori si aspettano delle firme personali"

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- Incontro con Philippe Bober, direttore di Coproduction Office, venditore internazionale e coproduttore di The Square, Palma d'oro a Cannes 2017

Philippe Bober  • Esportatore
(© UniversCiné)

Tre giorni dopo il trionfo al 70° Festival di Cannes di The Square [+leggi anche:
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 di Ruben Ostlund, Cineuropa incontra Philippe Bober, fedele venditore internazionale e coproduttore (con le sue società francesi Coproduction Office e Parisienne de Production) dei film del regista svedese. Un’occasione per misurare l’impatto di una Palma d’oro per un esportatore che si è già distinto con la vittoria di un Leone d’oro a Venezia 2014 da parte di Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza [+leggi anche:
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 di Roy Andersson e che ha venduto, tra le altre, le pellicole di Jessica Hausner, Ulrich Seidl, Thomas Clay e ancora Michelangelo Frammartino.

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Cineuropa: Quando ha scoperto Ruben Ostlund?
Philippe Bober
: Con il cortometraggio Autobiographical Scene Number 6882, nel 2005, quando lavoravo come programmatore al Festival di Sarajevo. È stato Erik Hemmendorff (Plattform Produktion) ad avercelo proposto e l’abbiamo selezionato. È un corto composto da due piani sequenza, in cui si ritrovano le caratteristiche del cinema di Ruben Ostlund, in particolare il suo senso dell’umorismo, uno sguardo divertito sulle dinamiche di gruppo e un senso dell’inquadratura piuttosto evidente. Siamo rimasti in contatto e ho rivisto Erik e Ruben al Cinemart 2007 per la presentazione di Involuntary [+leggi anche:
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. Avevano già girato alcune scene e ho deciso di partecipare al progetto come venditore internazionale. Il film è stato poi selezionato a Cannes nella sezione Un Certain Regard ed stato commercializzato piuttosto bene.

Per un venditore internazionale, una Palma d'oro è un successo assicurato?
The Square era stato prevenduto più o meno in tutte le più grandi regioni: prima di Cannes, negli Stati Uniti (Magnolia), nel Regno Unito (Curzon Artificial Eye), in Francia e in Benelux (Bac Films), in Germania (Alamode) e in Svizzera (Xenix), più tardi in una quindicina di altri territori, poco prima della prima proiezione cannense. Siamo infine arrivati a coprire i quattro angoli del globo appena prima della Palma d’oro.

Questa Palma d’oro rappresenta il coronamento di una collaborazione durata più di dieci anni?  
Lo ripeto sempre: gli spettatori si aspettano delle firme personali. Si può verificare matematicamente che ciò che il pubblico europeo vuole vedere sono dei film dei quali possono identificare un autore con una cifra stilistica precisa. Se analizziamo le pellicole europee che viaggiano di più dopo essere stati presentati in concorso o fuori concorso a Cannes, al Grand Théâtre Lumière, ci sono due tipologie. La prima è quella dei film diretti da autori che sono arrivati al loro quarto o quinto lungometraggio e che riescono a superare il milione di biglietti venduti anche al di fuori della loro regione d’origine. L’altra tipologia è quella delle grosse produzioni francesi o inglesi.

Ci vuole del tempo per arrivare a questo punto. È forse un periodo di maturazione e di apprendimento, ma è anche il tempo necessario affinché tutti gli ingranaggi della catena industriale prendano in considerazione questa firma. The Square è stato prevenduto molto bene prima della Palma d’oro perchè i film precedenti di Ruben Ostlund lo avevano fatto conoscere poco a poco e anche perchè Forza maggiore [+leggi anche:
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 ha riscosso un vero successo commerciale. D’altra parte, la sceneggiatura di The Square era piuttosto ricca, meglio costruita, più sviluppata in termini di personaggi. Una serie di elementi che hanno contribuito al fatto che i distributori fossero pronti a pagare molto per pre-acquistare The Square a partire dal copione. Ma per tornare a ciò che dicevo all’inizio, Ruben Ostlund si è fatto conoscere con Forza maggiore e cominciava già ad essere famoso presso il pubblico. Chiaramente ora, con la Palma d’oro, questa soglia è stata oltrepassata e il suo nome è ormai conosciuto. Ma prima di The Square, la gente parlava di Ruben come del regista di Forza maggiore, mentre adesso, dopo The Square, diranno: "è un film di Ruben Ostlund".

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(Tradotto dal francese)

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