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KARLOVY VARY 2018 East of the West

Giedrė Beinoriūtė • Regista di Breathing into Marble

“I personaggi potrebbero essere non facili da capire, ma sono sempre molto convincenti"

di 

- KARLOVY VARY 2018: Abbiamo incontrato la regista lituana Giedrė Beinoriūtė per parlare del suo thriller psicologico Breathing into Marble, proiettato a East of the West

Giedrė Beinoriūtė  • Regista di Breathing into Marble

Dopo aver realizzato alcuni cortometraggi apprezzati e pluripremiati, la regista lituana Giedrė Beinoriūtė fa il suo debutto cinematografico con il thriller psicologico Breathing into Marble [+leggi anche:
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, che segue le sorti di una famiglia benestante le cui vite iniziano ad incrinarsi quando adottano un bambino. Prima che il film fosse presentato in anteprima internazionale nella competizione East of the West di Karlovy Vary, Cineuropa ha chiacchierato con Beinoriūtė per saperne di più sul film.

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Cineuropa: Cos’è stato del romanzo di Laura Sintija Černiauskaitė che l’ha spinta a riadattarlo?
Giedrė Beinoriūtė:
Conosco l’autrice da tanto tempo e sono sempre stata interessata al suo lavoro creativo. Černiauskaitė ha l’abilità di creare personaggi realistici e con molte sfaccettature. Possono non essere facili da capire, ma sono sempre molto convincenti. Quel tipo di personaggio è Izabelė di Breathing into Marble – quella donna mi ha attratto come una calamita. Nel libro, mi sono imbattuta anche in altri temi a cui sono molto legata, come il rapporto tra un uomo e una donna, la responsabilità reciproca delle persone e il tema del “bambino rifiutato”. Un altro motivo del mio interesse è che l'atmosfera del romanzo è coinvolgente, intensa e molto cinematografica. Come diceva un critico letterario, "puoi quasi sentire i personaggi respirarti sul collo".

L'intero cast è eccellente, ma come ha trovato il piccolo Joris Baltrūnas, che interpreta il giovane Ilja? La sua esibizione fa empatizzare con il personaggio ma è anche agghiacciante.
Joris è il figlio di amici. Lo conosco da quando è nato, quindi si potrebbe pensare che non ho dovuto fare nemmeno un provino per questo ruolo. Ma la verità è che lui vive in campagna con la sua famiglia, lontano da Vilnius, dove vivo io, e non ho mai pensato che potesse recitare in un film. Ma dopo aver provato molti bambini per il ruolo, stavamo per iniziare le riprese e ancora non avevamo un attore per interpretare il giovane Ilja. E’ qui che mi sono ricordata di Joris. Sembrava un'idea pazzesca, ma più ci pensavamo e più era ovvio che fosse lui il bambino che stavamo cercando.

Qui gioca con un certo numero di generi: horror, dramma familiare, film di formazione. Che cos’è che l’ha influenzata e come si riflette in Breathing into Marble?
Penso di essere sempre stata, e lo sono ancora, influenzata da diversi autori contemporanei e dalla tradizione del cinema lituano. Quando ero una studentessa, ammiravo il lavoro di Lars von Trier, e poi ho scoperto Haneke, Mike Leigh (guardavamo i suoi film con gli attori durante le prove di Breathing Into Marble). Menzionerei anche Tre colori - Film blu di Krzysztof Kieslowski, Il profeta [+leggi anche:
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 di Amat Escalante mi ha impressionato molto.

Questo è il suo primo film. È stato difficile da girare, o si sentiva a suo agio con una vasta gamma di cortometraggi e un lungometraggio già presente nel suo CV?
Naturalmente l'esperienza aiuta. Ad esempio, sono a mio agio nel lavorare con i bambini-attori perché avevo già realizzato diversi film con loro. Inoltre, parte del team creativo proveniva dai set dei miei film precedenti.

Ci sono state cose difficili – la sceneggiatura è ambientata in diverse stagioni dell'anno, quindi abbiamo dovuto dividere le riprese in diverse sessioni che abbiamo distribuito durante tutto l'anno. Tra una sessione e l’altra, abbiamo iniziato a lavorare sul montaggio, quindi il processo è stato davvero estenuante.

Il film è stato presentato in anteprima nella competizione East of the West di Karlovy Vary. Quali sono le sue speranze per il festival?
Non vedo l'ora di incontrare il pubblico, vedere le loro reazioni, rispondere alle loro domande e ai loro commenti. Sono anche ansiosa di vedere i nuovi lavori dei miei colleghi.

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(Tradotto dall'inglese da Elisa Flammia)

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