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Rune Denstad Langlo • Regista

“Amo il ritmo: malinconia, umorismo assurdo e poi di nuovo malinconia”

di 

- Denstad Langlo ha messo a frutto il suo talento di documentarista per un “road movie fuoripista” che ha come sfondo le superbe montagne del Nord della Norvegia

Rune Denstad Langlo produce dal 1998 documentari per Motlys Film. Ha diretto il suo primo documentario, Too Much Norway, nel 2005 per commemorare il centenario della Norvegia. Il suo secondo documentario, 99% Honest, era centrato sul gruppo hip-hop United Minorities. North [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Rune Denstad Langlo
scheda film
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è la sua prima opera di finzione.

Cineuropa: North ha aperto la sezione Panorama Special della Berlinale. Come è andata la proiezione ufficiale?
Rune Denstad Langlo: È stata formidabile. Pensavo che la sala non contenesse che 200 posti, invece era gigante; era la sala più grande che avessi mai visto ed era piena. Le reazioni del pubblico sono state fantastiche: la gente ha riso e ha pianto. L'atmosfera durante la proiezione era ottima e si è creato un contatto tra il film e gli spettatori.

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Qual è stato il punto di partenza di North?
Ho avuto l'idea di fare questo film quattro anni fa sciando. L'azione si svolge nei dintorni di Trondheim, dove sono cresciuto. Attraversavo un brutto periodo e in tali circostanze si hanno spesso buone idee... Ho incontrato lo sceneggiatore Erlend Loe, che ha un legame stretto con la nostra società Motlys, e l'ho convinto ad aiutarmi a farne un lungometraggio.

Durante il suo viaggio al Nord per ritrovare la sua ex compagna e suo figlio, il protagonista, Jomar, incontra personaggi pittoreschi. Come ha ideato le loro storie e poi trovato gli attori per interpretarli?
Il mio film racconta l'incontro di Jomar con tutte queste persone e la sua presa di coscienza che, se lui si comporta in modo bizzarro per via della sua depressione, esistono individui ancora più bizzarri di lui. Nel Nord della Norvegia, molte persone vivono isolate, con pochi contatti con gli altri esseri umani. Abbiamo definito il film un "road movie fuoripista" perché la gente del Nord non percorre mai le strade principali.

Abbiamo inventato i personaggi mano a mano che scrivevamo la sceneggiatura. Riguardo al cast, in virtù della mia esperienza di documentarista, amo lavorare con attori non professionisti. Abbiamo trovato alcuni personaggi per la strada; altri sono amici o familiari; altri avevano esperienza di teatro (come il giovane Ulrik e il vecchio Sami) ma non avevano mai recitato in un film. Il ruolo principale è stato assegnato a Anders Baasmo Christiansen, un attore affermato che non aveva però mai avuto un ruolo così importante. Dicevo a tutti: "E' solo un film. Divertiamoci!". E' il modo migliore per ottenere il meglio da ciascuno.

E' sempre la sua esperienza di documentarista ad averla portata a scegliere una scenografia naturale?
Sì, e per il mio prossimo film voglio lavorare allo stesso modo. Non amo gli studios e gli attori professionisti. Non amo le grandi scene bensì le scene intime con due o tre personaggi. Volevo che North restasse il più semplice possibile; è per questo che ho soppresso diverse scene che figuravano nella sceneggiatura ma che erano superflue in termini di racconto.

E' stato difficile girare in condizioni meteorologiche estreme?
E' stata un'esperienza formidabile. L'esperto direttore della fotografia Philip Øgaard (Kitchen Stories) era il primo della mia lista. Ho avuto la fortuna che gli piacesse la sceneggiatura e che accettasse nonostante il fatto che non avessi mai fatto un film di finzione in precedenza. Si è completamente votato alla realizzazione di un buon film. Detto questo, sì, è stato difficile lavorare con quel freddo (-25 C°) e i blizzard sono tutti veri. Abbiamo dovuto spostarci su lunghe distanze nel minor tempo possibile sulle moto da neve.

Definirebbe North una commedia?
Volevo che il film avesse un fondo di malinconia. Ho sempre cercato di metterne un po' anche nei miei documentari. Amo il ritmo malinconia, umorismo assurdo e poi di nuovo malinconia

A quali road movie si è ispirato?
Ho cercato di seguire le regole del genere. Mi sono ispirato a The Straight Story di David Lynch e a Into the Wild di Sean Penn. Avevo già in mente di fare North quando ho visto questo secondo film e mi sono convinto del fatto che avevo tra le mani qualcosa di speciale.

Quali sono i suoi prossimi progetti?
Il mio prossimo progetto, Nater, sarà un film modesto e intimo su una ragazza di 18 anni. Erlend Loe scriverà nuovamente la sceneggiatura insieme a me. Sarà un'altra commedia assurda ambientata nel Nord della Norvegia. Abbiamo imparato molto da North e vogliamo fare un film ancora più bello.

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