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CANNES 2009 Un Certain Regard

Father of My Children, un omaggio commovente al cinema

di 

Scoperta a Cannes due anni fa grazie al suo film di debutto All Is Forgiven [+leggi anche:
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, la regista 27enne — ex collaboratrice dei Cahiers du Cinéma — Mia Hansen-Löve ha presentato la sua opera seconda, Father of My Children [+leggi anche:
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, questa mattina in Un Certain Regard.

Louis-Do de Lencquesang interpreta Grégoire, produttore iperattivo la cui compagnia Moon Films è nota per il supporto a filmmaker alternativi. Devoto al suo lavoro, alla moglie e ai tre figli, l’uomo cerca di nascondere alla sua famiglia i problemi finanziari della sua compagnia fino al giorno in cui, a causa dei debiti, decide di suicidarsi. Alla famiglia restano i debiti e molti film da completare, e insieme ai vecchi collaboratori dello scomparso, decidono di accettare l’eredità.

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Sul palco per presentare la sua pellicola, Hansen-Löve, visibilmente nervosa, ha rifiutato l’idea che il suo film fosse un tributo all’anziano produttore Humbert Balsan, nonostante l’avesse conosciuto personalmente, e nonostante la carismatica figura e la tragica scomparsa del protagonista del suo film somiglino a quella di Balsan. Più che un omaggio personale al produttore indipendente (scomparso nel 2005), Father of My Children sembra essere un film sull’amore per la settima arte, che però porta allo scoperto i lati del cinema, insieme distruttivi e salvifici, nelle vite di coloro che ad esso dedicano esistenza e lavoro.

“Vorrei dire che il film è sul ricominciare”, ha dichiarato la regista. “Ecco perché la morte avviene a metà, e non alla fine o all’inizio. Questa struttura simmetrica lo mette in pratica, e riflette sul senso del nuovo inizio. La morte del produttore non è la fine della storia, ma un momento centrale in una storia che va oltre la sua morte”.

A differenza di quanto il titolo possa suggerire, la seconda parte del film è focalizzata più sulla figlia maggiore del produttore che sulla moglie (e madre dei suoi figli). Il lungometraggio prende poi i toni del cupo dramma familiare, esplora vicende nascoste del passato e apre porte sulla redenzione attraverso il cinema. Che non è meno importante della vita — spesso, anzi, in esso la gente trova le risposte alla propria vita.

Solida opera seconda che conferma Hansen-Löve come uno dei talenti più interessanti della nuova generazione cinematografica francese, Father of My Children è stato prodotto da Philippe Martin e David Thion per Les Films Pelléas in co-produzione con 27 Films Production. Les Films du Losange si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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