Un “Romanzo Criminale” siberiano per Cattleya
Dopo il successo di Romanzo Criminale [+leggi anche:
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intervista: Michele Placido
scheda film] (film e serie televisiva di culto), Cattleya si rivolge nuovamente ad un caso letterario duro e sconvolgente, “Educazione Siberiana”, libro d’esordio scritto direttamente in italiano del giovane Nicolai Lilin (editore Einaudi).
“Educazione Siberiana”, di cui la società di produzione presieduta da Riccardo Tozzi si è assicura i diritti, è un libro autobiografico in cui l'autore rievoca un’adolescenza pericolosa, vissuta al tramonto dell’Urss nel ghetto criminale della Transnistria, tra Moldavia e Ucraina, dove negli anni ‘30 Stalin deportò gli irriducibili fuorilegge siberiani. Un mondo sconcertante, mai raccontato prima, in cui il crimine è regolato da un’etica ferrea e i “criminali onesti” condividono il culto per le armi, l’odio per i poliziotti e i traffici illeciti, senza mai violare i sacri codici: niente droga e massimo rispetto per disabili e anziani.
Il film, che non ha ancora un regista, verrà girato in lingua inglese in territori limitrofi a quelli descritti nel romanzo e la sceneggiatura sarà affidata a Stefano Rulli e Sandro Petraglia (Romanzo Criminale, La meglio gioventù [+leggi anche:
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scheda film]). “È uno straordinario romanzo sulla modernità”, dice Riccardo Tozzi. “La storia di un gruppo sociale che salva la sua identità contro lo zarismo e lo stalinismo, ma la perde con la globalizzazione e il danaro facile. Un caso limite, avventuroso e travolgente, che parla a tutti noi.”
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