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FESTIVAL Francia

Valanga di film francesi a Toronto

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Con le prime mondiali dei nuovi film di Jean-Pierre Jeunet, François Ozon e Bruno Dumont tra i pezzi forti, una valanga di film francesi, circa 50 tra produzioni e coproduzioni, sta per abbattersi fino al 19 settembre sul 34mo festival di Toronto (al via da oggi), alla presenza di un nutrito contingente di società esagonali di vendite internazionali.

Tra le Presentazioni di Gala, saranno svelati l'attesissimo Micmacs à tire-larigot [+leggi anche:
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di Jean-Pierre Jeunet e Chloe [+leggi anche:
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del canadese Atom Egoyan (ampiamente finanziato da StudioCanal), mentre il film di chiusura cannense Coco Chanel & Igor Stravinsky [+leggi anche:
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di Jan Kounen farà il suo debutto in Nord America.

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Nella vetrina Masters, si distinguono in prima mondiale Le Refuge [+leggi anche:
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di François Ozon (articolo), Les herbes folles [+leggi anche:
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di Alain Resnais (premiato a Cannes) e il concorrente veneziano White Material [+leggi anche:
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di Claire Denis, senza dimenticare le coproduzioni Antichrist [+leggi anche:
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intervista: Lars von Trier
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del danese Lars von Trier, Carmel dell'israelinao Amos Gitaï , Eccentricities Of A Blond Hair Girl [+leggi anche:
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del portoghese Manoel de Oliveira e la Palma d'Oro 2009 Il nastro bianco [+leggi anche:
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intervista: Michael Haneke
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dell'austriaco Michael Haneke.

Nel programma Special Presentations, brilla la prima mondiale di Hadewijch [+leggi anche:
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di Bruno Dumont, L' Affaire Farewell [+leggi anche:
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di Christian Carion (con Guillaume Canet ed Emir Kusturica), l’eccezionale Gran Premio cannense Un prophète [+leggi anche:
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intervista: Jacques Audiard
intervista: Jacques Audiard e Tahar Ra…
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di Jacques Audiard, l’originale Les Derniers jours du monde [+leggi anche:
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di Arnaud e Jean-Marie Larrieu, il premiato a Berlino London River [+leggi anche:
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di Rachid Bouchareb, Partir [+leggi anche:
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di Catherine Corsini (che sta avendo un discreto successo nelle sale) e il concorrente veneziano Mr. Nobody [+leggi anche:
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intervista: Jaco Van Dormael
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del belga Jaco Van Dormael.

Tra le coproduzioni, spiccano le prime mondiali di The Good Heart [+leggi anche:
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dell'islandese Dagur Kári, di Moloch Tropical [+leggi anche:
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dell'haitiano Raoul Peck, di The Vintner's Luck [+leggi anche:
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della neozelandese Niki Caro e di Triage del bosniaco Danis Tanovic, ma anche Women Without Men [+leggi anche:
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dell'iraniana Shirin Neshat e Vengeance [+leggi anche:
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di Johnnie To.

La sezione Contemporary World Cinema propone Le Père de mes enfants [+leggi anche:
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intervista: Mia Hansen-Løve
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della promettente Mia Hansen-Løve e cinque coproduzioni provenienti da Cannes e Venezia: Lourdes [+leggi anche:
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dell'austriaca Jessica Hausner, il film collettivo romeno Tales From The Golden Age [+leggi anche:
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, The Time That Remains [+leggi anche:
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del palestinese Elia Suleiman, Huacho [+leggi anche:
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del cileno Alejandro Fernández Almendras e Eyes Wide Open dell'israeliano Haim Tabakman.

La finestra Discovery include Le Jour où Dieu est parti en voyage di Philippe van Leeuw, Everyday Is a Holiday della libanese Dima El-Horr e Saint Louis Blues della regista franco-senegalese Dyana Gaye, ma anche le coproduzioni A Brand New Life della sudcoreana Ounie Lecomte, The Day Will Come della tedesca Susanne Schneider e Kirot dell'israeliano Danny Lerner.

Da notare nel menù Vanguard, la nuova versione dell'allucinante Enter the Void [+leggi anche:
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di Gaspar Noé e le coproduzioni Green Days dell'iraniana Hana Makhmalbaf, il premiato cannense Spring Fever [+leggi anche:
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del cinese Lou Ye e She, A Chinese [+leggi anche:
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del connazionale Xiaolu Guo.

La sezione Visions ha scelto il commovente Irène [+leggi anche:
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di Alain Cavalier, i selezionati a Cannes Face [+leggi anche:
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di Tsai Ming-liang, To Die Like a Man [+leggi anche:
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del portoghese Joao Pedro Rodrigues e Independencia [+leggi anche:
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del filippino Raya Martin, oltre al concorrente a Venezia Between Two Worlds del cingalese Vimukthi Jayasundara.

Infine, la sezione Midnight Madness proietterà le coproduzioni Panique au village [+leggi anche:
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intervista: Stéphane Aubier e Vincent…
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del duo Stéphane Aubier - Vincent Patar e Solomon Kane [+leggi anche:
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di Michael J. Bassett, mentre il programma City To City include Jaffa [+leggi anche:
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di Keren Yedaya e Une histoire du cinéma israélien Part 1 di Raphaël Nadjari.

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(Tradotto dal francese)

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