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EVENTI Italia-Polonia

INVIDEO 2009 tra Milano e Wroclaw

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143 opere provenienti da 34 Paesi, 60 opere in concorso nella Selezione Internazionale, 21 opere in lizza per il premio Under 35 e 21 registe donne; questi alcuni dei numeri della XIX edizione di INVIDEO 2009 - Mostra internazionale di video e cinema oltre che si terrà a Milano, presso lo Spazio Oberdan, dall’11 al 15 novembre 2009, anticipata dalla consueta inaugurazione europea, in programma quest’anno il 10 novembre a Wroclaw in Polonia, con una personale dedicata alla produzione spiazzante e di rottura dei Masbedo.

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Quest’anno la caratteristica sembra essere l'assenza di un centro: nessuna tematica è prevalente anzi, il tema sembra essere un vagabondare nel mondo che si trasforma in un vagare fra le tante tendenze del video, la sua storia e il suo possibile futuro. Il titolo di questa XIX edizione Senza meta – No destination evoca un sentimento d’ansia tipicamente post moderno a conferma di come oggi la ricerca artistica non ha forse più sicurezze e obiettivi scontati, ma neppure costrizioni. Questo è il respiro che promana da molte opere della ricca selezione - 60 lavori provenienti da 34 paesi - che, come sempre, offre un panorama della produzione recente, con molte anteprime, inediti, opere d’esordio accanto a quelle di autori già affermati. Una selezione che vede accrescere la partecipazione di autori stranieri, soprattutto europei, tra cui si segnalano: l’americano Jem Cohen, documentarista e video artista, con Long for the city, video ritratto di Patty Smith; Ramon Coelho con Everything you Always Wanted to Know About the Making of a Video Installation, protagonista d’eccezione, la performer Marina Abramovic; Ezgi Kilinçaslan, giovane artista tedesca che presenta Berlun, opera interamente realizzata con un telefonino; l’afghana Lida Abdul con In Transit, toccante video realizzato alla periferia di Kabul. Tra gli italiani si segnalano: Leonardo Carrano e Alessandro Pierattini con Rex Tremendae, nuovo brano della loro opera “in progress” sul Requiem di Mozart; Alessandro Amaducci con Not with a Bang, un’indagine nella dimensione dell’inconscio e nella memoria terrificante della guerra; Riccardo Arena con 25.765 una video animazione realizzata nella città di Shangai e ispirata dalla visione del fiume Huang Pu; Antonello Mattarazzo con VeraZnunt e Peopleconnection (quest’ultimo presente a INVIDEO anche con Latta e Cafè, evento speciale in collaborazione con il Triennale Design Museum).

La kermesse milanese aprirà mercoledì 11 novembre, alle ore 21, con una serata tutta a firma dei Masbedo e una performance studiata appositamente per gli ambienti dello Spazio Oberdan. Sarà presentata - in anteprima per la città di Milano - Schegge d’incanto in fondo al dubbio, la video audio installazione proposta di recente alla 53^ Biennale d’Arte di Venezia.

L’opera, interpretata da Sonia Bergamasco e Ramon Tarès, rappresenta il tema della lotta e dell’allarme per la caduta dei valori, l’indebolimento della volontà e la perdita di senso ma anche dell’amore e della vanità, temi che accompagnano la perenne ricerca del senso della vita. A seguire Autopsia del Tralalà, una video performance sonorizzata dal vivo da Lagash, batterista dei Marlene Kuntz, accompagnata dalla recitazione live degli stessi Masbedo. Un favola nera, ma soprattutto una lucida analisi della crisi dei valori della società del presente, dove seduzione, vanità, competizione, bellezza e forza rappresentano le stimmate dell’occidente contemporaneo. Tra le principali novità si segnala l’ANTEPRIMA ITALIANA di Kinoautomat per la prima volta tradotta e sottotitolata in italiano, per il pubblico di INVIDEO. Questa pionieristica esperienza di cinema interattivo, venne ideata da Radùz Činčera per l'Esposizione Universale di Montréal del 1967 e viene oggi riproposta dalla figlia Alena Činčerová. Un’importante occasione per far conoscere un esperimento di assoluto rilievo e per partecipare a un evento divertente e corale, in cui sarà possibile far procedere il racconto scegliendo tra più opzioni narrative. In programma sabato 14 novembre, alle ore 18 e alle 21, sarà l’unico evento a pagamento di questa XIX edizione (ingresso € 5,00 - prenotazione obbligatoria 02.76115394).

INVIDEO 2009 è anche attenzione allo sguardo femminile sul mondo e alla creatività “donna”: dalla dedica in omaggio alla coreografa Pina Bausch e al “suo” rivoluzionario Tanztheater (Dominique Mercy danse Pina Bausch, un lavoro realizzato dal coreografo-cineasta Régis Obadia) all'incontro con Ursula Ferrara e il suo straordinario cinema d'animazione, una mescolanza di visionarietà surrealista e antica perizia artigianale. E, soprattutto, la personale dedicata alla cineasta e fotografa francese AGNES VARDA, alla sua complessa analisi del mondo femminile e delle dinamiche di coppia, condotta con sguardo lucido e distaccato ma capace al contempo di regalarci un raro esempio di cinema intimo e personale. CINQUE opere presentate in collaborazione con il Centre culturel français de Milan per omaggiare questa grande rappresentante della Nouvelle Vague e la sua cinécriture. INVIDEO 2009, da sempre attenta non solo alle nuove tendenze ma anche ai centri e ai festival propulsori e promotori di nuove idee, in questa edizione presenta il focus sulla Biennale WRO International Media Art e sulle attività del WRO ART CENTER, sede dell’inaugurazione europea e unica organizzazione indipendente in Polonia specializzata in arte contemporanea, media e tecnologia, Un’interessante vetrina sarà dedicata alla VIDEONALE di Bonn, uno dei più significativi festival di video arte a livello internazionale: per tutta la durata della manifestazione sarà presente presso lo Spazio Oberdan una postazione fissa con alcune delle video installazioni della 12^ edizione (Aprile 2009). Infine sarà presentata una selezione dal “Viva Festival”, una mostra itinerante, un festival “nomade” in continua metamorfosi, curato dalla spagnola Ana de Alvear. VIVA (Vital International Video Art) ha ideato il formato "Festival” per rispettare i tempi e i ritmi delle opere così come gli autori le hanno concepite nel momento della creazione.

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(Tradotto dall'inglese)

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