email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM Italia

Torino FF: i progressisti ipocriti de La bella gente

di 

Titolo ironico, La bella gente [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
: perché i protagonisti del secondo lungometraggio di Ivano De Matteo (visto nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival) sono tutt’altro che specchiati. E dire che si atteggiano a campioni di solidarietà, paladini progressisti di un’umanità sfortunata. Susanna (Monica Guerritore), psicologa femminista impegnata nel sociale, si imbatte sulla provinciale per il suo bel casolare di campagna in una giovanissima prostituta dell’Est, Nadja (Victoria Larchenko), picchiata dal protettore: sconvolta, chiede al marito Alfredo, architetto, di fare qualcosa. E lui, che è di sinistra come lei e ha il volto mite di Antonio Catania, non sa dirle di no: carica la sventurata in auto e la porta in villa, dove la coppia la “adotta” circondandola di mille premure.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Finché un bel giorno non si fa vivo il figlio Giulio, con fidanzata radical-chic al seguito: e visto che il giovanotto (Elio Germano, già tra gli interpreti del primo film del regista, Ultimo stadio) non è insensibile al fascino della bella ucraina, le cose precipitano. D’accordo fare i tolleranti, infatti, ma “quella – come sostiene la matronale Iaia Forte, vicina di casa volgarotta e arricchita – è pur sempre una mignotta”, e quindi giù le mani dal pargolo: il quale all’inizio si spaccia per principe azzurro, ma poi si tira indietro, degno erede di simili genitori.

Lo spaccato di questa borghesia progressista vuota e ipocrita vuole essere impietoso, e certo – al di là dell’incolpevole Nadja – dalla requisitoria non si salva nessuno; né si sarebbe potuto scegliere altrimenti, dal momento che qualsiasi tentazione consolatoria avrebbe finito per stridere con il “teorema” (ogni riferimento al classico di Pasolini è puramente casuale) di De Matteo, Il problema, come spesso accade ai “film a tesi”, è che la volontà di dimostrare prevale sulla capacità di raccontare, con il risultato che la tesi si mangia il film, soffocando storia (la sceneggiatura è firmata da Valentina Ferlan) e personaggi.

Prodotto da X Film in collaborazione con Solaris, col contributo del MiBAC, La bella gente (già vincitore ad Annecy Cinéma Italien - leggi la news - e menzione speciale della giuria a Villerupt) avrà una distribuzione italiana: Rai Cinema ha comprato proprio oggi i diritti.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy