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ESERCENTI Spagna

Grazie al 3D raggiunto il secondo miglior risultato del decennio

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Come già anticipato alcuni giorni fa (leggi la news), il 2009 ha visto un incremento del 9% degli incassi cinematografici in Spagna, raggiungendo i 675 milioni di euro: una tendenza al rialzo comune alla maggior parte dei paesi dell'Europa occidentale. L'aumento degli incassi è stato maggiore di quello degli spettatori, cresciuto del 2,8% per un totale di 110 milioni, il che evidenzia l'incidenza del cinema in 3D, più caro di quello tradizionale.

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I 675 milioni di euro incassati rappresentano così il secondo miglior risultato del decennio in Spagna, come segnalato ieri dalla Federazione dei Cinema di Spagna (FECE), che indica tra le cause principali di questo fenomeno la crisi economica (che ha giovato a forme di svago più economiche come il cinema), l'avvento del 3D (impossibile da piratare a casa) e l'apporto significativo del cinema spagnolo.

I tre grandi trionfatori sono stati Up (pellicola di maggior successo al botteghino con 24,3 milioni di euro di incasso e 3,6 milioni di spettatori), Agora [+leggi anche:
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(fortunata produzione spagnola con 20,9 milioni di euro e 3,3 milioni di spettatori) e Avatar (che dividerà i suoi sostanziosi ingressi tra il 2009 e il 2010, ma che comunque è stata la pellicola in 3D più vista).

Riguardo al 3D, FECE ha messo l'accento sulla crescita della diffusione dei cinema attrezzati con proiettori digitali in Spagna, passata da 53 sale nel 2008 a 286 nel 2009. Questo significativo incremento si è prodotto, secondo quanto evidenziato dalla federazione, grazie a un investimento privato totale di 32 milioni di euro.

Intanto, le istituzioni adottano la politica del bastone e della carota, secondo FECE, che approva le misure del governo centrale contro la pirateria (leggi la news) ma al contempo mostra la sua preoccupazione per l'iniziativa del governo catalano di stabilire una quota di cinema doppiato in catalano (leggi la news).

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(Tradotto dallo spagnolo)

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