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FILM Italia

Alice, favola surreale

di 

Al posto del paese delle meraviglie, stavolta, c’è la provincia italiana (l’Umbria). La nuova Alice del grande schermo (in una stagione che ha visto trionfare quella stereoscopica di Tim Burton) ha poco da spartire con bianconigli e cappellai matti: è una giovane acqua e sapone (Camilla Ferranti) che si è presa una cotta per il collega più bello dell’ufficio, Luca (Giulio Pampiglione). “Lui è il mio sogno”, dice alla fioraia che le dispensa massime sentimentali (Catherine Spaak). “No, è un uomo”, replica lei, come a dire: non è proprio la stessa cosa. L’ingenua e insicura protagonista avrà modo di accorgersene, assaporando le gioie di una cena galante per scoprire poi che si tratta di una poco romantica uscita aziendale.

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Poco male, perché i preparativi per l’appuntamento (gli abiti li sceglie, neanche a dirlo, il migliore amico gay, un divertito Massimiliano Varrese) faranno comunque effetto sulla vita di Alice: rinnovata nel look, e pure un po’ nell’animo, forse guarderà con occhi diversi uno spasimante goffo ma sincero (Antonio Ianniello).

È una favola molto colorata, Alice [+leggi anche:
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, esordio del giovane Oreste Crisostomi, già regista teatrale, qui alle prese con un “romanzo di formazione surreale, dove i protagonisti sono tutti ‘vittime’ di piccoli incantesimi quotidiani”: il tono sopra le righe è quello di “una fiaba volutamente inverosimile”, tra grilli parlanti (la fioraia), e famiglie alquanto strampalate (madre dispotica e padre “casalingo disperato” col pallino dell’aspirapolvere). Poi, qua e là, si affacciano temi importanti (il lavoro) e persino gravi (l’aborto): ma sono istanti, parentesi – talvolta un po’ stonate – in un’opera che guarda a Aki Kaurismaki “e al suo umorismo sull’incomunicabilità”, con tanto di omaggio a Le luci della sera [+leggi anche:
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Ispirazioni alte, cui si aggiungono “la pittura di Edward Hopper e gli scatti di Gregory Crewdson”, continua Crisostomi, che ha lavorato a lungo con direttore della fotografia (Antonello Emidi), costumista (Costanza Bastanti) e scenografo (Marcello Di Carlo) sull’aspetto figurativo, e in particolare cromatico, del film.

Prodotto da Videodrome Visual Productions con un budget di 950mila euro (di cui 600mila provenienti dal MiBAC), Alice uscirà in Italia il 25 giugno, distribuito da Medusa Film in circa cinquanta copie.

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