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BERLINALE 2011 Fuori concorso / Germania / Regno Unito / Francia

Unknown, chiusura esplosiva con Berlino protagonista

di 

Come film di chiusura, il 61mo Festival di Berlino ha scelto un thriller scatenato che, malgrado l’accento e il registro americani, è al contempo una combinazione di talenti europei e un omaggio alla capitale tedesca. Unknown - Senza identità [+leggi anche:
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del catalano Jaume Collet-Serra, grande habitué delle coproduzioni internazionali, è un adattamento in salsa hitchcockiana del romanzo "Hors de moi" del vincitore del Goncourt francese Didier van Cauwelaert, coprodotto da StudioCanal (Francia), Babelsberg Film (Germania) e Dark Castle Entertainment (Regno Unito), e interpretato da una bella rosa di star europee.

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L'irlandese Liam Neeson vi recita per qualche minuto la parte di un botanico americano di nome Martin Harris, che arriva in una Berlino coperta di neve in compagnia della sua sposa modello (la stessa di Mad Men, la bionda January Jones) per un summit dove dovrà incontrare il professor Bressler (Sebastian Koch, il drammaturgo della Germania dell’Est di Le vite degli altri [+leggi anche:
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).

Appena salito sul taxi di Gina, una scaltra clandestina bosniaca (Diane Kruger), un drammatico incidente lo manda in coma. Si risveglia in uno stato confusionale che volge all’incubo paranoico quando nessuno, nemmeno sua moglie, crede che lui sia veramente Martin Harris, al punto che lui stesso comincia a dubitarne.

Le indagini disperate che conduce sulla propria identità, aiutato da Gina e da un ex agente della Stasi, bonario e infallibile (impersonato da un formidabile Bruno Ganz), diventano presto una corsa sfrenata sullo stile dei film di spionaggio internazionale, giacché la sua vita e il suo nome sembrano essere al centro di un sofisticato complotto ordito da personaggi molto sinistri (l'attore croato Stipe Erceg presta i suoi tratti, disegnati col rasoio, a un assassino da cui è impossibile scappare).

Se la premessa – la perdita di memoria e il disorientamento sulla propria identità – sembra convogliare il film verso la categoria del thriller psicologico, le dimensioni e la ferocia della cospirazione proiettano senza mezzi termini, ma con successo, il film verso il cinema d’azione al cardiopalma, in cui non si sa mai di chi fidarsi. Accelerato dall'impressione costante di un conto alla rovescia, il film è pieno di inseguimenti in auto sulle strade ghiacciate di Berlino, di veleni e gadget moderni, di persone innocenti che vengono fatte fuori e colpi di scena.

Allo stesso tempo, riserva un posto d'onore a Berlino, vera e propria protagonista che si vede (a differenza dei personaggi, molto netti) in tutte le sue sfaccettature, dagli hotel di lusso e i grandi viali agli aeroporti e alle stazioni ferroviarie, passando per i corridoi della metropolitana e le luci stroboscopiche delle discoteche. Giudicato come un film d'azione (giustamente, visto che non ha altre pretese), Unknown - Senza identità è un film di chiusura vibrante che ha allietato il pubblico del festival.

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(Tradotto dal francese)

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