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FILM Romania / Serbia / Austria

Il faticoso If the Seed Doesn’t Die

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Il terzo lungometraggio del regista serbo Siniša Dragin, If the Seed Doesn’t Die, aveva avuto la sua premiere al Tokyo International Film Festival, prima di ricevere il premio del pubblico a Rotterdam. Sostenuto dall’Hubert Bals Fund, Eurimages, il ministero della Cultura serbo, il Romanian Film Centre e il Vienna Film Fund, il film, per la cui realizzazione ci sono voluti quattro anni, è stato presentato al Transylvania International Film Festival a Cluj.

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Le difficoltà incontrate nella produzione sono evidenti in questo film interessante ma discontinuo e pieno di difetti, che racconta tre storie che sembra non riescano mai a convergere in modo soddisfacente. Due padri, il serbo Jorgovan (il bosniaco Mustafa Nadarević) diretto in Romania per trovare il corpo del figlio morto in un incidente automobilistico, e il rumeno Nicu (Dan Condurache) alla ricerca della figlia, costretta a entrare nel mondo della prostituzione in Kosovo, si incontrano sulla frontiera serbo-rumena mentre attraversano clandestinamente il Danubio: è l’unico momento in cui le loro strade si incrociano veramente. Da questo momento in poi li seguiremo separatamente nella loro ricerca, che prevede molti personaggi secondari e molte avventure.

La terza storia riguarda una chiesa di legno trascinata per chilometri da contadini rumeni sino al loro villaggio nel 1700, quando l’impero austro-ungarico aveva proibito la costruzione di chiese ortodosse. La storia è narrata dall’anziano austriaco Hans (Franz Buchreiser) che vive nella città di Jorgovan.

Dragin cerca di inserire molti elementi della storia, della politica, della religione e della mentalità della Serbia e della Romania, e mentre alcuni degli episodi sono toccanti o divertenti, nell’insieme il film sembra così caotico e discontinuo che lo spettatore si sente esausto già dopo 60 dei suoi 113 minuti. Tutto sommato, la storia simbolica della chiesa è sicuramente la migliore e viene da chiedersi se Dragin non avrebbe fatto meglio a fare un film solo su di essa.

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(Tradotto dall'inglese)

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