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FESTIVAL Polonia

Wroclaw muove verso "nuovi orizzonti"

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Più di 430 film (di cui 230 lungometraggi e 250 anteprime nazionali) da oltre 50 paesi: sono queste le cifre dell'11ma edizione di Nowe Horyzonty, il più grande festival di cinema in Polonia, al via da stasera a Wroclaw fino al 31 luglio.

La competizione internazionale Nuovi orizzonti è composta da titoli che rappresentano un cinema d'autore esigente e controverso. Questi 14 film inediti in Polonia sono in lizza per il Gran Premio (20 000 euro), il Premio del pubblico e il Premio FIPRESCI. Tra questi, il cinema polacco ha ampio spazio, con Code Blue [+leggi anche:
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di Urszula Antoniak, The Price [+leggi anche:
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di Paula Markovitch (fotografato dal polacco Wojciech Staroń) e Utopians del giovane regista e videoartista polacco Zbigniew Bzymek.

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Nel programma della competizione figurano anche due film greci (Attenberg [+leggi anche:
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intervista: Athina Rachel Tsangari
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di Athina Rachel Tsangari e Homeland [+leggi anche:
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di Syllas Tzoumerkas), una coproduzione austro-giapponese, (The Beginning and End of All Things di Edgar Honetschläger), Brownian Movement [+leggi anche:
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di Nanouk Leopold (Paesi Bassi/Germania/Belgio), Dharma Guns [+leggi anche:
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di François-Jacques Ossang (Portogallo/Francia) e Gravedigger del regista ungherese Sándor Kardos.

Un'altra sezione tradizionale del festival di Wroclaw è la competizione internazionale riservata ai film sull'arte, che quest'anno comprende due titoli francesi interessanti: Free Radicals: A History of Experimental Film [+leggi anche:
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di Pip Chodorov (presentazione personale dei film amati dal regista) e Des jeunes gens mödernes di Jérôme de Missolz (ritratto della generazione post-punk degli anni '70 e '80 attraverso lo sguardo dei giovani neo-punk di oggi).

Tra i dodici titoli selezionati c'è anche Self Made dell'artista concettuale britannica Gillian Wearing, in cui quest'ultima mostra i frutti di un esperimento cui ha sottoposto sette persone.

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(Tradotto dal francese)

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