02/05/2012 - Il dramma intimista su due reietti racconta con leggerezza una storia oscura

Il secondo film dello scrittore e regista francese Dominique Choisy, Les Fraises des bois [+leggi anche:
trailer
scheda film], che arriva dopo una pausa di 11 anni dal suo debutto Modern Comforts, Premio FIPRESCI al Mar Del Plata nel 2000, è uscito in Francia il 18 aprile per Contre-allée Distribution ed è stato proiettato in concorso al Crossing Europe Film Festival di Linz.

Il dramma intimista su due reietti, tra esplosioni di energia e umorismo, presenta una storia cupa raccontata in maniera lieve, ma non fuorviante. Ambientato nel nord della Francia, ad Amiens, il film è diviso in tre parti: una stagione per ciascuna, dall’inverno all’estate. Gabriel (Julien Lambert), che ha fra i 20 e i 30 anni, fa il cassiere al supermercato e va a letto con uomini e coppie per soldi. La giovane Violette (Juliette Damiens) vive in una grande fattoria con i ricchi genitori che sembrano divisi da un oscuro segreto, mai spiegato.

Le loro strade si incrociano quando la nonna di Violette, malata di demenza senile, si perde dopo una passeggiata non autorizzata dalla casa di riposo, e incontra Gabriel, scambiandolo per il figlio. Gabriel, che è in una difficile situazione finanziaria e provvede anche alla sorella minore (la bimba è così piccola che potrebbe essere plausibilmente anche sua figlia), commette un crimine e si nasconde a casa di Violette. Anche la ragazza ne ha commesso uno, molto più grave, e ora due persone senza nulla in comune sono unite dalla conoscenza del segreto dell’altro.

L’elemento migliore del film è l’umorismo, che va dall’assurdo al sottile, pur restando sempre molto visivo e cinematografico. Choisy ha ovviamente una profonda comprensione dell’utilizzo della composizione delle inquadrature e i suoi attori (entrambi debuttanti) sono controllati in maniera eccellente e perfetti nei loro ruoli. Les Fraises des bois è prodotto da 31 Juin Films e le vendite sono affidate a Ramonda Paris.

(Tradotto dall'inglese)