05/06/2013 - Nella coproduzione tedesco-norvegese Zwei Leben di Georg Maas, l'attrice interpreta la madre di Juliane Köhler, spia della Germania dell'Est che si è rifatta una vita in Norvegia

La coproduzione tedesco-norvegese Zwei Leben, secondo lungometraggio di finzione di Georg Maas (nove anni dopo NewFoundLand) che figurava nella line-up cannense di Beta Cinema, uscirà sugli schermi tedeschi il 19 settembre, distribuito da Farbfilm. In Norvegia, era uscito lo scorso ottobre, dopo essere stato presentato a Haugesund e Bergen.

Un percorso inverso rispetto a quello che compie Katrine, protagonista di questo thriller dal budget di 3,4 milioni di euro che ha riunito Dieter Zeppenfeld di Zinnober Film, il suo collega tedesco Rudi Teichman di B & T Film e il norvegese Axel Helgeland per Helgeland Film (il film è una delle prime coproduzioni tra i due paesi da 35 anni). Infatti, Katrine (Juliane Köhler, nota a livello internazionale per Aimée et Jaguar), originaria della RDT, conduce una vita tranquilla sulla costa norvegese con la sua famiglia, che non conosce il suo passato. Alla caduta del Muro, quando si presenta un avvocato che indaga su un crimine nazista, questo torna in superficie e costringe Katrine a rimmergersi, per proteggere i suoi segreti, nella vita da spia che aveva abbandonato.

In questo dramma inquietante ispirato a fatti reali che rievoca due capitoli delicati della storia recente della Germania, il ruolo della madre norvegese è interpretato da Liv Ullmann, la leggendaria musa di Bergman. Lei e Köhler dividono il set con Ken Duken (Bastardi senza gloria [+leggi anche:
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intervista: Christian Petzold
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(Tradotto dal francese)