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INDUSTRIA Regno Unito

L’BFI sotto shock per il taglio del 10%

di 

- L’agenzia dovrà anche identificare fondi alternativi per il 5%

È stata forte la reazione del British Film Institute (BFI) alla decisione del Dipartimento Cultura Media e Sport di tagliare i finanziamenti del 10%, che ha insieme chiesto anche di identificare fondi alternativi per il 5% espandendo nel frattempo le attività.

Il BFI ha pubblicato un comunicato stampa che condanna la decisione. Alcuni estratti di seguito:

“Come ente culturale nazionale che catalizza la crescita dell’industria cinematografica, siamo shockati dal fatto che il cinema non sia stato protetto come altri enti artistici e musei nazionali.

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La dichiarazione del Segretario di Stato sul sito del DCMS riconosce ‘l’enorme contributo’ delle organizzazioni che protegge con un taglio del 5%. La sua decisione di non includere il BFI mostra il mancato riconoscimento del contributo multimiliardario del cinema all’economia, e ponendolo invece nella posizione di finanziatore effettivo delle altre organizzazioni artistiche.

È estremamente deludente e preoccupante per il settore ed pubblico cinematografico, dato che è evidente a chiunque, dentro e fuori il Governo, che il cinema ha un ruolo attivo e significativo nel sostenere l’economia inglese e contribuisce in maniera vitale alla nostra vita culturale e al nostro profilo internazionale.

L’idea di espandere le attività del BFI è fantastica, ma con un taglio del 10% non possiamo intraprenderle a spese del cinema.

Sono in corso trattative urgenti col Ministero per mitigare parte dell’impatto di questi tagli. Se queste proposte non saranno ottenute, il BFI sarà costretto a fermare molte attività di primo piano e a ridurre il supporto per le organizzazioni partner”.

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(Tradotto dall'inglese)

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