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FINANZIAMENTI Europa

La Comunicazione sul Cinema offre strumenti flessibili di finanziamento in Europa

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- La Commissione Europea presenta le sue linee guida aggiornate sul supporto statale al cinema e ad altre opere audiovisive

La Comunicazione sul Cinema offre strumenti flessibili di finanziamento in Europa

Con la presentazione della nuova Comunicazione sul Cinema, la Commissione Europea stabilisce le regole per il finanziamento dei film in Europa. Dal 2011, quando è partito il processo di consultazioni pubbliche, le diverse bozze della Comunicazione hanno generato intense discussioni tra Commissione Europa, Stati membri e industria cinematografica. Uno dei temi più caldi era l’obbligo di spesa sul territorio per i produttori. Con la Comunicazione sul Cinema 2001, le norme si applicavano all’80% del budget di produzione. D’ora in poi, gli Stati membri potranno richiedere che il 160% degli aiuti concessi sia speso nel proprio territorio. Si potrà inoltre richiedere che — indipendentemente dall’importo degli aiuti —un livello minimo di attività di produzione si svolga nel territorio come condizione per beneficiare degli aiuti.

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La Commissione Europea non ha inoltre adottato il piano originale che rifiutava le condizioni di finanziamento per beni e servizi alla produzione dei film supportati: in base a questo, le condizioni per enti di finanziamento come il German Federal Film Board (FFA) ed il German Federal Film Fund (DFFF) non saranno modificate radicalmente. Con questa decisione, la Commissione ha aderito alle tesi del network EFAD delle agenzie europee di finanziamento nazionale. “Sono sollevato dal fatto che la Commissione abbia tenuto conto delle nostre osservazioni”, ha commentato Eberhard Junkersdorf, Presidente di FFA. “Sul lungo periodo, il cinema nazionale e l'industria cinematografica, così come la diversità culturale in Germania, si possono garantire solo se l’obbligo di spesa territoriale, regionale o nazionale ci sarà anche in futuro."

Un feedback positivo è arrivato anche da Amanda Nevill, DG del British Film Institute, che ha sottolineato che la Commissione ha ascoltato i suggerimenti dell’industria, sviluppati in partnership con altri paesi europei. “Il successo di questo risultato è un ottimo esempio di cosa si può ottenere quando le principali agenzie cinematografiche britanniche ed europee si uniscono e mettono insieme le proprie competenze”.

La Comunicazione sul Cinema 2001 si applicava solo agli aiuti di stato per la produzione cinematografica, mentre le nuove norme hanno un campo di applicazione più ampio che include tutte le fasi di realizzazione delle opere audiovisive, dalla creazione alla fruizione pubblica. L’importo degli aiuti per ciascun film continua ad essere limitato al 50% del budget produttivo, ma distribuzione e costi promozionali potranno ricevere gli stessi importi. Le co-produzioni finanziate da uno o più Stati membri potranno però ricevere fino al 60% del budget di produzione, e non sono previsti limiti per la scrittura di sceneggiature e lo sviluppo di un progetto cinematografico e per opere audiovisive complesse.

“L’obiettivo di queste nuove regole è di incoraggiare una creazione audiovisiva vitale in Europa preservando la diversità culturale in tutta l’UE”, ha concluso di Vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia. “Viene così costituito il quadro comune europeo per il supporto statale concesso dagli Stati membri, che tiene in considerazione la dimensione europea del settore audiovisivo ed è volto a garantire la sua sostenibilità e competitività”.

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(Tradotto dall'inglese)

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