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PREMI Italia

Il capitale umano trionfa anche ai Nastri d'Argento 2014

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- Dopo il David di Donatello, il film di Paolo Virzì vince sei riconoscimenti assegnati dai Giornalisti Cinematografici Italiani

Il capitale umano trionfa anche ai Nastri d'Argento 2014
I vincitori dei Nastri d'Argento 2014

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, vincendo ben sei riconoscimenti su otto candidature, tra i premi assegnati quest’anno dai Giornalisti Cinematografici Italiani, più il Premio Biraghi andato all’esordiente Matilde Gioli. Oltre al Nastro per il regista del miglior film, Il capitale umano ha ricevuto infatti, premi anche per la sceneggiatura (ancora Virzì con Francesco Bruni e Francesco Piccolo), la scenografia (Mauro Radaelli), il sonoro (Roberto Mozzarelli), il montaggio (Cecilia Zanuso) e per la coppia dei due attori protagonisti, Fabrizio Bentivoglio e Fabrizio Gifuni. 

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dei Manetti Bros. è stato la vera sorpresa di quest’anno, con quattro Nastri: migliore commedia, attori non protagonisti (Carlo Buccirosso e Paolo Sassanelli), colonna sonora (Pivio e Aldo De Scalzi) e canzone originale (C.Di Riso e F.D’Ancona).

I Nastri alle attrici sono andati a Kasia Smutniak e Paola Minaccioni per Allacciate le cinture [+leggi anche:
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di Ferzan Ozpetek che ha visto vincere anche il suo casting director, Pino Pellegrino.

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il premio al miglior produttore è stato condiviso da Domenico Procacci e Matteo Rovere. Daniele Ciprì ha vinto per la fotografia di Salvo [+leggi anche:
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, mentre al premio Oscar Milena Canonero è andato un Nastro per i costumi di Grand Hotel Budapest [+leggi anche:
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Tra i Premi speciali di quest’edizione il Nastro a Dino Trappetti per i 50 anni della Sartoria Tirelli e alla carriera per Piero Tosi, Marina Cicogna, Francesco Rosi.      

Un Premio speciale è andato anche ad Alice Rohrwacher per aver contribuito con Le Meraviglie [+leggi anche:
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, Grand Prix a Cannes, ad un importante exploit internazionale del cinema italiano.  

«Ancora una volta i Nastri, premiando con il cinema d’autore la freschezza di molte novità, segnalano quest’anno un autentico “ricambio” del cinema italiano accendendo un riflettore, non solo attraverso il voto ma con le scelte di una pioggia premi speciali, proprio su una nuova generazione di attori e segnalando il rapporto con il cinema del reale che ha segnato, imprevedibilmente anche la commedia e le molte interessanti opere prime di quest’anno», sottolinea Laura Delli Colli a nome del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. 

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