Little Crushes: dall'assurdo al drammatico
- Alter Ego Pictures lancia oggi il primo promettente lungometraggio di un duo di registi scoperti a Rotterdam
Un susseguirsi di scene ai limiti del surreale che si presentano allo spettatore come un'incredibile scalata verso l'assurdo, una narrazione estremamente dinamica e abili dialoghi: sono questi i tratti distintivi di Little Crushes [+leggi anche:
trailer
scheda film], il primo lungometraggio di Aleksandra Gowin e Piotr Grzyb, uscito oggi nei cinema polacchi dopo essere stato rivelato in anteprima mondiale a Rotterdam ed essere stato premiato al Giffoni Experience Festival, tra gli altri.
La trama del film ruota attorno a due giovani amiche (interpretate da Helena Sujecka e Agnieszka Pawelkiewicz) che si guadagnano da vivere svuotando appartamenti alla morte dei proprietari e rivendendo vecchi articoli di arredamento e soprammobili al mercato delle pulci. Un giorno le due incontrano Piotr (Szymon Czacki), che lavora in una fabbrica di materiali da imballaggio. L'uomo si unisce alle due ragazze e si viene così a formare un trio dai rapporti decisamente ambigui, che vanno da momenti di spassionata amicizia a episodi sgradevoli, passando per una tensione sessuale avviluppata in un'atmosfera di amore inespresso. Ciò che i tre hanno in comune è la tendenza all'evasività: non essendo abituati a esprimere le proprie emozioni, preferiscono giocare al gioco infinito delle apparenze.
Questa film d’esordio è talmente sorprendente (in senso buono) che Aleksandra Gowin e Piotr Grzyb danno già l'impressione di seguire le orme di altre grandi coppie del cinema polacco, quali Joanna e Krzysztof Krauze o Anka e Wilhelm Sasnal.
Prodotto da Koi Studio, Little Crushes è stato co-prodotto da Fixafilm, e sostenuto da Polish Film Institute e dai fondi regionali di Lodz. La distribuzione in Polonia è gestita da Alter Ego Pictures.
(Tradotto dal francese)
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