I russi dominano a Camerimage
- Leviathan si aggiudica il Grand Prix e Hardkor Disko di Krzysztof Skonieczny trionfa nella sezione polacca
La giuria della competizione ufficiale della 22ma edizione di Camerimage, presieduta da Roland Joffé, ha attribuito il Grand Prix (Golden Frog) a Leviathan [+leggi anche:
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scheda film] di Andreï Zviaguintsev, associato al suo direttore della fotografia Mikhail Krichman. La Russia è particolarmente celebrata quest’anno nel palmarès dell’evento polacco dedicato ai direttori della fotografia giacché Blood di Alina Rudnitskaya (immagini firmate da Yura Gautsel e Sergei Maksimov) ha vinto la categoria documentari.
La Silver Frog è andata a Omar del regista olando-palestinese Hany Abu-Assad (capo operatore Ehab Assal), mentre Mommy del canadese Xavier Dolan (immagini di André Turpin) si è aggiudicato la Bronze Frog.
Nella sezione dei film polacchi, la giuria presieduta da Caleb Deschanel ha consacrato Hardkor Disko [+leggi anche:
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intervista: Krzysztof Skonieczny
scheda film] di Krzysztof Skonieczny (direttore della fotografia: Kacper Fertacz).
I premi assegnati ai migliori esordienti sono andati al direttore della fotografia danese Niels Thastum (per When Animals Dream [+leggi anche:
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intervista: Jonas Alexander Arnby
scheda film] del suo connazionale Jonas Alexander Arnby) e al regista Naji Abu Nowar per Theeb [+leggi anche:
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intervista: Naji Abu Nowar
scheda film] (immagini di Wolfgang Thaler – coproduzione tra Giordania, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Regno Unito).
La sezione dei film in 3D ha ricompensato The Young and Prodigious T.S. Spivet [+leggi anche:
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scheda film] del francese Jean-Pierre Jeunet (immagini di Thomas Hardmeier) e il documentario Beyond the Edge della cineasta neozelandese Leanne Pooley (capo operatore: Richard Bluck).
(Tradotto dal francese)
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