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GIJÓN 2014

Pos eso, un po' di follia a Gijón

di 

- Il regista del premiatissimo corto Vicenta è l'unico spagnolo nella sezione AnimaFICX del 52° Gijón Film Festival

Pos eso, un po' di follia a Gijón

La Trini è una popolare ballerina di flamenco e celebrità amata dalle riviste di gossip, ma sta attraversando un momento nero. Oltre alla depressione in cui è caduta dopo l'incidente mortale al marito, il noto torero Gregorio, il figlio Damián ha anche una malattia che ha messo a rischio la sua vita. Nè medicine, psicologia o agopuntura riescono a fare luce su ciò che sta accadendo al ragazzo, e l'unica speranza della famiglia è una zingara, che arriva alla conclusione che Damián è posseduto dal diavolo e che Padre Lenin è l'unico a poterlo salvare. Figlio di comunisti, Lenin è presto diventato prete ma, in disaccordo con le gerarchie ecclesiastiche, è ormai solo un barbone alcolizzato.

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In questa stravagante storia, nel corso dei quattro anni di lavorazione del progetto, Samuel Ortí Martí, o Sam, ha messo tutta la sua immaginazione, umorismo nero e abilità nella claymation (animazione con plastilina, NdT). Ed è infatti "uno dei migliori al mondo", secondo il diretto del Gijón Film Festival, Nacho Carballo, che ha presentato la proiezione del film giovedì sera nella sezione AnimaFICX, dopo il passaggio a Sitges. 

Pos eso si apre con una brillante scena nella quale Padre Lenin deve affrontare alcuni ingegnosi e antichi ostacoli per mettere le mani su un vecchio tesoro. Quello che a primo sguardo promette di essere un'avventura alla Indiana Jones vira presto nel più selvaggio dei territorio del fantasy-horror (ci sono numerosi riferimenti a L'esorcista e Il giorno della bestia), quando il bambino posseduto inizia a usare i suoi vecchi trucchi, ponendo - gradualmente e senza pietà - fine alla Spagna più tradizionale e 'reale', già corrotta com'è. 

Oltre alla miriade di cameo animati (Paco de Lucía, Belén Esteban, Torbe etc), alcuni grandi nomi del cinema e della televisione spagnoli, come Josema Yuste, Anabel Alonso e Santiago Segura, hanno prestato le loro voci al film, definendo i personaggio con lo stesso livello di chiarezza col quale divertenti getti di vomito e schizzi di sangue sono mostrati sullo schermo. Per questo, a fronte dei pochi ma significativi punti nei quali lo script si avventura in territori estremamente familiari, usando stereotipi e battute sin troppo facili, il virtuosismo artigianale e il dinamismo dello stop motion combinato con l'animazione 3D arrivano a salvarlo, mantenendo legato lo spettatore. Forse, il regista del premiatissimo corto Vicenta limita troppo il pubblico nei confini spagnoli perché il film goda di una lunga carriera in altre parti del mondo – cosa che, da un punto di vista tecnico, merita senza dubbio.

Pos eso è una produzione di Basque Films e Conflictivos Productions, compagnia creata da Sam stesso.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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