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FILM Belgio

Prima mondiale per Mirage d’Amour di Hubert Toint

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- E’ stato presentato al recente Festival di Mons il primo lungometraggio di Hubert Toint, Mirage d’Amour, con Marie Gillain, Jean-Louis Stévenin e Eduardo Paxeco

Prima mondiale per Mirage d’Amour di Hubert Toint
Marie Gillain e Eduardo Paxeco in Mirage d’Amour

Cile, 1929, deserto di Atacama, Pampa-Terminal. Il cuore di Hirondelle non batte che per la musica e per suo padre vedovo che l’ha cresciuta come ha potuto dopo la morte della madre. Pianista nel cinema della città, vive al ritmo delle bobine che la porta lontano dal suo villaggio minerario devastato dalla povertà e dalla presidenza repressiva di Ibanez. La sua piccola città, una volta terra di speranza e di esilio, ospita un mix eterogeneo di immigrati venuti a cercare un mondo migliore, una nuova Babele dove le lingue si mischiano al suono della fanfara locale. E poi un giorno, ovviamente, un bel trombettista viene a far girare la testa a Hirondelle, ma la ragazza fa appena in tempo ad abbandonarsi alla sua passione che la storia ha il sopravvento e viene a mettere tragicamente fine a questa felicità sin troppo furtiva.

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di Hubert Toint è al contempo un film storico, una storia d’amore e il racconto di una lotta sociale implacabilmente repressa. Mentre i sindacalisti sono strettamente sorvegliati dal potere in carica, ben supportato da alcuni cittadini troppo zelanti, il resto della popolazione cerca di resistere come può all’oppressione economica che investe la regione in seguito al crollo dell’industria mineraria del salnitro. Alcuni cadono nella follia, come l’uomo per strada attaccato al suo telefono, o il padre travestito da diavolo che urla il suo dolore dopo aver perso il suo terzo figlio neonato. La vita del villaggio ruota attorno a qualche luogo chiave: il bordello, dove gli uomini affogano i loro dispiaceri nel sesso e nella musica, il barbiere presso cui si riuniscono i sindacalisti in semi-clandestinità, il cinema dove lavora Hirondelle, o la stazione capolinea, luogo simbolico dove i drammi si cristallizzano. La fotografia del compianto Carlo Varini rende ai paesaggi maestosi del deserto di Atacama tutto il loro splendore, e dà a certe scene del villaggio, in particolare quelle notturne al chiaro di luna, un’aura di realismo magico, nella grande tradizione del romanzo sudamericano. Alla maniera di un racconto, o meglio di una filastrocca, il film è scandito dal volo delle lanterne cinesi che bruciano nel cielo di Pampa-Terminal. 

Mirage d’amour è il primo lungometraggio di Toint, meglio conosciuto finora per la sua attività di produttore e coproduttore. Gli si devono in particolare film come 2 giorni a New York [+leggi anche:
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e L’incubo di Darwin. Si tratta di un progetto particolare per più di un motivo. Il regista raccoglie con questo film il testimone di un progetto incompiuto dell’attore Bernard Giraudeau, che doveva essere prodotto da Bernard Rapp, un adattamento del romanzo omonimo di Hernan Rivera Letelier, pubblicato nel 1998. Toint, coinvolto da subito nella produzione del progetto, gli ha quindi permesso di sopravvivere alla morte dei suoi promotori, e ha realizzato nel frattempo uno dei suoi sogni, avendo cominciato la sua carriera come regista prima di fondare Saga Film nel 1987. Ritrova per l’occasione Marie Gillain, di cui aveva prodotto uno dei primi film, Marie di Marian Handwerker

Mirage d’Amour è prodotto da Saga Film e coprodotto da Polaris Film (Francia), PS Productions (Svizzera) e Umedia (Belgio). Il film ha ricevuto il sostegno della Fédération Wallonie Bruxelles, del Vlaams Audiovisueel Fonds, di Wallimage, della RTBF e dell’Ufficio Federale della Cultura Svizzera. 

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(Tradotto dal francese)

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