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FESTIVAL Belgio

FIFF 2015: una 30ma edizione all'insegna della giovinezza

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- Aprendo e chiudendo con due opere prime, il Festival di Namur sceglie di celebrare i suoi trent’anni con uno sguardo al futuro

FIFF 2015: una 30ma edizione all'insegna della giovinezza
Je suis à vous tout de suite di Baya Kasmi

La 30ma edizione del Festival Internazionale del Film Francofono (FIFF) di Namur si è posto la sfida di esaltare la creazione giovanile, facendo forti scelte di programmazione. In apertura e in chiusura, il Festival proporrà delle opere prime: Prejudice [+leggi anche:
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intervista: Antoine Cuypers
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di Antoine Cuypers (Belgio), per iniziare, e Je suis à vous tout de suite [+leggi anche:
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 di Baya Kasmi (Francia). Il festival è anche una storia di fedeltà giacché Cuypers, membro di una delle giovani giurie, vi ha ricevuto un premio per il suo primo corto A New Old Story e ha lavorato alla sceneggiatura del suo primo lungometraggio in occasione dell’Atelier Grand Nord. Baya Kasmi ha partecipato allo stesso atelier con Le nom des gens [+leggi anche:
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, film cui ha contribuito alla scrittura. 

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Questa 30ma edizione, oltre alle competizioni tradizionali, si annuncia eccezionale per le opere prime belghe. Vi si scopriranno almeno cinque lungometraggi: Parasol [+leggi anche:
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di Valéry Rosier, Je me tue à le dire [+leggi anche:
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intervista: Xavier Seron
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 di Xavier Seron (articolo), Beyond Here [+leggi anche:
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di Hugo Bousquet, Keeper [+leggi anche:
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intervista: Guillaume Senez ­
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di Guillaume Senez e Prejudice.

In competizione ufficiale ci saranno anche due film rumeni, Aferim! [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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di Radu Jude (che ha ricevuto l’Orso d’argento di Berlino per questo film e che si è aggiudicato il Bayard d’or al FIFF nel 2012 per Everybody in Our Family [+leggi anche:
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) e The Magic Mountain [+leggi anche:
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di Anca Damian, un documentario animato; tre film francesi, Tempête [+leggi anche:
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di Samuel Collardey (il cui L’Apprenti aveva vinto il premio speciale della giuria e il premio alla migliore opera prima al FIFF del 2008), Une enfance [+leggi anche:
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 di Philippe Claudel e L’Hermine [+leggi anche:
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di Christian Vincent per cui Fabrice Luchini ha ricevuto il premio d’interpretazione a Venezia; ma anche due film svizzeri, La Vanité [+leggi anche:
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di Lionel Baier, un habitué del festival, e Horizontes [+leggi anche:
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, un documentario di Eileen Hofer. Welcome Home [+leggi anche:
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, il secondo lungometraggio di Philippe de Pierpont, porterà la bandiera belga accanto a Our City, di Maria Tarantino

Namur vi aspetta dal 2 al 9 ottobre.

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(Tradotto dal francese)

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