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ROMA 2015

These Daughters of Mine: quando i genitori ci lasciano

di 

- Il secondo film di finzione della documentarista polacca Kinga Dębska, con protagonista Agata Kulesza (Ida), è stato presentato in Selezione ufficiale alla 10a Festa del cinema di Roma

These Daughters of Mine: quando i genitori ci lasciano
Gabriela Muskała e Agata Kulesza in These Daughters of Mine

Il tema della morte dei genitori, esplorato di recente in Mia madre [+leggi anche:
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di Nanni Moretti, è al centro del nuovo film di Kinga Dębska, These Daughters of Mine [+leggi anche:
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, in Selezione ufficiale alla 10a Festa del cinema di Roma (16-24 ottobre). Come nella pellicola italiana, la protagonista del secondo lungometraggio di finzione della regista polacca lavora nel mondo del cinema – è un’attrice – e si trova ad affrontare insieme a sua sorella l’imminente morte della madre: visite in ospedale, colloqui con i medici, telefonate sul set, altalena di emozioni tra speranza e rassegnazione, conflitti familiari, momenti di tenerezza, bilanci esistenziali.

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Marta e Kasia (Agata Kulesza, star di Ida [+leggi anche:
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, e Gabriela Muskała) sono sorelle ma non potrebbero essere più diverse. La prima fa l’attrice di serie tv, ma fuori dal set gira solo in tuta; la seconda è un’insegnante, eppure ha un aspetto più frivolo della sorella vip. Una è pungente e scorbutica, l’altra fragile e premurosa. “Una di noi due è stata sicuramente adottata”, dice senza mezzi termini Marta. L’inaspettata malattia della madre (Małgorzata Niemirska) le costringe a collaborare e a prendersi cura anche dell’anziano padre (Marian Dziędziel), che il destino beffardo vede ammalarsi gravemente nello stesso periodo. Una coincidenza drammatica che sarà vissuta anche col sorriso. “Le cose della vita vanno prese con humour”, ha detto la regista presentando il suo film a Roma, “soprattutto quelle definitive”. Cosa che alla disincantata Marta riesce meglio che non a Kasia, troppo irrigidita nel suo ruolo di brava figlia.

L’anima del film è proprio il contrasto tra le due sorelle: “Il film nasce dalla mia necessità di far fronte alla tragica scomparsa dei miei genitori, ma quelle sullo schermo non siamo io e mia sorella”, specifica Dębska, “le attrici ci hanno messo molto di sé, a partire da situazioni veritiere. In un certo senso, sono co-autrici del film”. Visivamente, il film cerca l’armonia: “Mi sono ispirato all’arte giapponese, lo zen, la pittura del XV secolo”, ha spiegato il direttore della fotografia Andrzej Wojciechowski, “composizioni essenziali, sequenze lunghe, campi lunghi: una calma osservazione della realtà”. Il risultato è un sincero spaccato di vita in cui è facile identificarsi, una riflessione sui legami familiari, conflittuali eppure indissolubili, e su ciò che viene dopo, quando chi ci ha dato la vita non c’è più.

Prodotto da Studio Fimowe Kalejdoskop in coproduzione con Wytwórnia Filmów Dokumentalnych i Fabularnych e co-finanziato dal Polish Film Institute, These Daughters of Mine (nel cast, anche Marcin Dorociński, nel ruolo del marito fannullone di Kasia) uscirà in patria il 15 gennaio 2016. Le vendite internazionali sono affidate a Studio Filmowe Kalejdoskop. Il film ha vinto al Festival di Gdynia il premio del pubblico, il premio dei giornalisti e il premio dell’Arthouse Cinemas Network.

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