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BOX OFFICE Regno Unito

Il "made in UK" incassa 9,4 miliardi di dollari all’estero

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- La quota di mercato dei film britannici al box-office mondiale ammonta al 26% nel 2015, ossia il 13% in più del 2014

Il "made in UK" incassa 9,4 miliardi di dollari all’estero
Shaun, vita da pecora di Richard Starzak e Mark Burton

Dai risultati pubblicati dal British Film Institute (BFI), i film prodotti nel Regno Unito hanno apportato 9,4 miliardi di dollari al box-office mondiale nel 2015, per una quota di mercato del 26% all’estero e una crescita del 13% rispetto al 2014. Queste cifre tengono conto anche di una serie di blockbuster americani come Avengers: Age of Ultron e Star Wars - Il risveglio della forza, girati parzialmente in studios britannici.

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Anche senza queste produzioni hollywoodiane, le cifre del cinema britannico indipendente restano impressionanti. Paddington [+leggi anche:
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ha fruttato 112 milioni di dollari, la maggior parte dei quali generati negli Stati Uniti e in Canada; se vi si aggiungono i proventi della sua distribuzione in altri paesi nel 2014, il film ha totalizzato 249 milioni di dollari. Shaun, vita da pecora [+leggi anche:
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ha invece registrato 103 milioni di dollari, seguito da The Imitation Game [+leggi anche:
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e i suoi 102 milioni di dollari all’estero. Tra i film usciti di recente spiccano Brooklyn [+leggi anche:
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, che ha generato 45 milioni di dollari, e Legend [+leggi anche:
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, che ha registrato 39 milioni. I 10 film britannici più popolari hanno realizzato un totale di 679 milioni di dollari nel mondo.

La quota di mercato dei film britannici indipendenti ammonta al 3,2% negli Stati Uniti e in Canada, contro il 6,6% in Portogallo, 5,5% nei Paesi Bassi, 3,4% in Germania, 3,1% in Francia e 2,4% in Russia. La cifra raggiunge il 6,5% in Australia, ma è in Nuova Zelanda che risulta più alta rispetto a tutti paesi presentati in questo studio, con una quota di mercato del 9,2%.

Amanda Nevill, PDG del BFI, ha dichiarato: “I risultati al box-office internazionale mettono ancora una volta in evidenza il favoloso talento dei professionisti britannici e il ruolo cruciale delle nostre infrastrutture per le riprese, che permettono al Regno Unito di produrre film che sono poi visti in tutto il mondo”.

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(Tradotto dall'inglese)

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