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KARLOVY VARY 2016 Francia

29 (co)produzioni francesi in vetrina a Karlovy Vary

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- Con 11 produzioni maggioritarie e 18 minoritarie in programma, oltre a venditori iperattivi, la Francia è ben rappresentata al festival ceco

29 (co)produzioni francesi in vetrina a Karlovy Vary
La Permanence di Alice Diop

La presenza francese è apparentemente discreta nelle tre sezioni competitive del 51mo Festival di Karlovy Vary (al via da oggi fino al 9 luglio). In effetti, c’è una sola produzione maggioritaria francese e punta al Grand Prix 2016 della categoria documentari: La Permanence [+leggi anche:
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di Alice Diop. Tuttavia, un esame attento della programmazione dell’evento ceco dimostra ancora una volta a che punto l’industria cinematografica francese sia profondamente impegnata nella produzione, la coproduzione e le vendite internazionali di lungometraggi da tutto il mondo. Nel programma di questa edizione 2016 di Karlovy Vary figurano così 11 produzioni maggioritarie francesi e 18 minoritarie.

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Tre coproduzioni minoritarie figurano tra i 12 lungometraggi di finzione in lizza per il Globo di Cristallo della selezione ufficiale: Zoology [+leggi anche:
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intervista: Ivan I. Tverdovsky
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del russo Ivan I. Tverdovski (coprodotto da Arizona Productions - leggi l'articolo), Le confessioni [+leggi anche:
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intervista: Roberto Andò
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dell’italiano Roberto Andò (coprodotto da Barbary Films) e The Wolf of Royal Vineyard Street [+leggi anche:
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intervista: Tomáš Klein
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del compianto cineasta ceco Jan Nemec (coprodotto da Bocalupo Films).

Nella sezione Another View si distinguono tre produzioni delegate francesi: la Caméra d'Or cannense Divines [+leggi anche:
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intervista: Houda Benyamina
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di Houda Benyamina (acquisito da Netflix e che uscirà il 31 agosto nelle sale francesi via Diaphana), il documentario Exil [+leggi anche:
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del cambogiano Rithy Panh (visto anch’esso sulla Croisette, in proiezione speciale della selezione ufficiale - venduto da Films Distribution) e Underground Fragrance del cinese Pengfei (passato per i Venice Days - prodotto da House On Fire - venduto da Urban Distribution International). Sono in programma anche cinque coproduzioni minoritarie francesi, di cui tre ammirate a Cannes: l’affascinante Mimosas [+leggi anche:
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intervista: Oliver Laxe
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dello spagnolo Oliver Laxe (Grand Prix della Semaine de la Critique - coprodotto da Rouge International e venduto da LuxBox che ha da poco concluso un accordo per gli Stati Uniti), l’originalissimo Wolf and Sheep [+leggi anche:
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intervista: Shahrbanoo Sadat
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dell’afgana Shahrbanoo Sadat (presentato alla Quinzaine des Réalisateurs - coprodotto da La Fabrica Nocturna Productions e venduto da Alpha Violet) e il palpitante Tramontane [+leggi anche:
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del libanese Vatche Boulghourjian (che ha avuto la sua première alla Semaine de la Critique - coprodotto da Le Bureau - Le Petit Bureau che guida anche le vendite internazionali). Il menu Another View include inoltre due coproduzioni minoritarie presentate al Panorama della Berlinale: Les Premiers, les Derniers [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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del belga Bouli Lanners (Label Europa Cinemas - coprodotto da ADCB Films - venduto da Wild Bunch) e Aloys [+leggi anche:
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intervista: Tobias Nölle
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dello svizzero Tobias Nolle (coprodotto da Petit Film).

Nella sezione Orizzonti brillano quattro produzioni maggioritarie: il concorrente a Cannes Slack Bay [+leggi anche:
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Q&A: Bruno Dumont
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di Bruno Dumont, Le fils de Joseph [+leggi anche:
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di Eugène Green (scoperto al Forum della Berlinale) e i concorrenti a Venezia L'hermine [+leggi anche:
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di Christian Vincent e Rabin, The Last Day [+leggi anche:
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dell’israeliano Amos Gitaï. Otto coproduzioni minoritarie li accompagnano tra cui il concorrente a Cannes Graduation [+leggi anche:
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Q&A: Cristian Mungiu
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del rumeno Cristian Mungiu (prodotto da Why Not - venduto da Wild Bunch), Aquarius [+leggi anche:
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del brasiliano Kleber Mendonça Filho (coprodotto e venduto da SBS International) e Juste la fin du monde [+leggi anche:
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del canadese Xavier Dolan (coprodotto da MK2 Productions), l'Orso d'Oro berlinese Fuocoammare [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
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dell’italiano Gianfranco Rosi (coprodotto da Les Films d'Ici e venduto da Doc & Film International), Fai bei sogni [+leggi anche:
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Q&A: Marco Bellocchio
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del suo connazionale Marco Bellocchio (che aveva aperto la Quinzaine des Réalisateurs - coprodotto da Ad Vitam), il premiato a Venezia Frenzy [+leggi anche:
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intervista: Emin Alper
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del turco Emin Alper (coprodotto da Paprika Films), Belgica [+leggi anche:
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intervista: Artemio Benki, Sylvie Leray
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del belga Felix van Groeningen (coprodotto da Pyramide) e la produzione delegata britannica A Hologram for the King [+leggi anche:
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del tedesco Tom Tykwer (coprodotto da 22h22).

In proiezione di mezzanotte figura il thriller in lingua inglese Blood Father [+leggi anche:
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di Jean-François Richet (produzione delegata di Why Not - scoperto a Cannes e venduto da Wild Bunch), mentre la sezione Variety Critics' Choice ha selezionato la produzione maggioritaria francese A peine j'ouvre les yeux [+leggi anche:
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intervista: Leyla Bouzid
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di Leyla Bouzid (Label Europa Cinemas ai Venice Days - venduto da Doc & Film) e la minoritaria Je me tue à le dire [+leggi anche:
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intervista: Xavier Seron
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del belga Xavier Séron (coprodotto da Tobina Film - venduto da Stray Dogs). Infine, il programma Imagina include Sfumato di Christophe Bisson (prodotto da Tryptique Films) eNotes on Blindness [+leggi anche:
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intervista: James Spinney, Peter Middl…
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del duo Peter Middleton - James Spinney (coprodotto con il Regno Unito da Agat Films & Ex Nihilo).

I venditori internazionali francesi contano sulle loro line-up altri 10 titoli in vetrina nelle diverse sezioni di questa edizione del festival di Karlovy Vary, in particolare sei nel menu Another View: The Happiest Day in the Life of Olli Mäki [+leggi anche:
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intervista: Juho Kuosmanen
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del finlandese Juho Kuosmanen (Premio Un Certain Regard a Cannes - venduto da Les Films du Losange), The Student del russo Kirill Serebrennikov (svelato nella stessa sezione cannense venduto da Wide Management), Galloping Mind [+leggi anche:
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del belga Wim Vandekeybus (venduto da Be For Films), Island City dell’indiana Ruchika Oberoi (scoperto ai Venice Days - venduto da Stray Dogs), Oscuro animal [+leggi anche:
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del colombiano Felipe Guerrero (presentato a Rotterdam e venduto da Pascale Ramonda) e You'll Never Be Alone del cileno Alex Anwandter (Panorama della Berlinale - venduto da Wide Management). Da notare infine che Films Distribution vende il concorrente a Cannes Ma'Rosa del filippino Brillante Mendoza che sarà proiettato nella sezione Orizzonti, che Celluloid Dreams vende Bone Tomawak dell’americano S Craig Zahler che sarà presentato in proiezione di mezzanotte, e che due titoli del Variety Critics' Choice sono sulle line-up dei venditori francesi: Les démons del canadese Philippe Lesage per Be For Films e Neon Bull [+leggi anche:
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del brasiliano Gabriel Mascaro per Memento Films International.

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(Tradotto dal francese)

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