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VENEZIA 2016 Settimana della Critica

Jours de France, giro della Francia in quattro giorni

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- VENEZIA 2016: Il primo lungometraggio di finzione di Jérôme Reybaud, presentato alla SIC, è un road movie infarcito di incontri casuali sulla scia di Grindr

Jours de France, giro della Francia in quattro giorni
Pascal Cervo in Jours de France

Una mattina, improvvisamente, Pierre decide di lasciare Paul e di mettersi in viaggio, senza meta, lontano da Parigi. Quando lo scopre, Paul decide a sua volta di affittare una macchina e di andare a cercarlo. Il vagabondaggio dell’uno e la persecuzione dell’altro seguiranno le orme delle rispettive attività su Grindr, la famosa applicazione per incontri omosessuali che funziona tramite la geolocalizzazione. E’ l’originale punto di partenza di Jours de France [+leggi anche:
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, primo lungometraggio di finzione scritto e diretto da Jérôme Reybaud e presentato in prima mondiale alla Settimana Internazionale della Critica del 73° Festival del cinema di Venezia.

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Già da questa breve sinossi si capisce quali sono i due assi attorno ai quali si articola tutto il film: da un lato, la relazione tra il maniacale e misterioso Pierre (Pascal Cervo) e il disperato Paul (Arthur Igual); dall’altro, i bei paesaggi della Francia meno urbana, tra Parigi, la costa meridionale e le Alpi, sulla scia delle possibilità e delle tracce che Grindr lascia ai protagonisti. Il risultato è un road movie infarcito di incontri casuali con personaggi più o meno accattivanti che finiscono per comporre un affresco sociale relativamente insolito nel cinema francese, prevalentemente “parigino”.

I diversi incontri, anche i più improbabili (una cantante di serie b che per sopravvivere si esibisce presso i centri anziani, un giovane amante che sogna di trasferirsi nella grande metropoli, un appassionato di auto italiane, una ladruncola…) sembrano affondare in una solitudine primordiale, quasi una condizione indispensabile per la loro stessa esistenza. Ma non si pensi all’atmosfera malsana e circospetta di opere come Lo sconosciuto del lago [+leggi anche:
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intervista: Alain Guiraudie
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: in Jours de France, non c’è una minaccia latente dietro la peculiarità del conoscersi in un luogo più o meno naturale, lontano da tutto; al contrario, questa relativa estraneità dà vita a situazioni e a dialoghi inaspettati e sorprendenti, come a dirci che è in essa che risiede il segreto dell’autenticità, e rendendo così sopportabile per il pubblico un’odissea di quattro giorni (e 141 minuti di metraggio) senza destinazione, il che non è facile.

Infine, va notato che il titolo del film si legge quasi identico alla famosa prova ciclistica francese, Tour de France, forse nel tentativo, a sostegno dell’idea precedente, di avvicinare il pubblico allo sconosciuto che abita nella sua stessa terra.

Jours de France è una coproduzione di Chaz Productions in coproduzione con Groupe TSF e Film Factory, con la partecipazione del CNC e il sostegno della regione Centro-Valle della Loira. Il suo agente di vendite internazionali è M-Appeal e il suo distributore in Francia, KMBO.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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