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BERLINALE 2017 Francia

12 (co)produzioni francesi al Panorama

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- La sezione berlinese presenterà 8 film di finzione e 4 documentari francesi tra cui i film di Merzak Allouache, Marie Dumora, Hicham Lasri e Raoul Peck

12 (co)produzioni francesi al Panorama
Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino

Anche se molti produttori e cineasti francesi puntano alla prossima primavera e al Festival di Cannes (con il rischio di un intasamento che lascerà qualche deluso alle soglie della selezione), la Francia sarà comunque ben rappresentata nel cartellone della sezione Panorama del 67° Festival di Berlino (dal 9 al 19 febbraio 2017). 12 lungometraggi prodotti e coprodotti da strutture francesi sono infatti in vetrina, tra cui otto titoli di finzione e quattro documentari.

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Il Panorama sarà aperto da Les initiés [+leggi anche:
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di John Trengove. Coprodotto da Pyramide Productions con Sudafrica, Germania e Paesi Bassi, il film che è venduto da Pyramide International e uscirà nelle sale francesi il 19 aprile, ha avuto la sua prima mondiale di recente al Sundance nella sezione World Cinema Dramatic.

Un’altra coproduzione francese arriverà direttamente da Park City dove è stata presentata nella sezione Premieres: Chiamami col tuo nome [+leggi anche:
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Q&A: Luca Guadagnino
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dell’italiano Luca Guadagnino che è coprodotto da La Cinéfacture e venduto da Memento Films International.

E’ in programma anche Headbang Lullaby [+leggi anche:
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di Hicham Lasri. Racconto della giornata molto particolare di un poliziotto incompetente mandato a controllare un ponte che separa due quartieri rivali, il lungometraggio è coprodotto da Les Films de l'Heure bleue con il Marocco, il Qatar e il Libano, e con il sostegno della regione Bretagna e del CNC tramite l'Aiuto ai Cinema del Mondo e l’aiuto alla musica.

Ugualmente sostenuto dall'Aiuto ai Cinema del Mondo del CNC, Centaure [+leggi anche:
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di Aktan Arym Kubat è coprodotto per la Francia da ASAP Films con il Kirghizistan, la Germania e i Paesi Bassi. La distribuzione nelle sale francesi è affidata a Epicentre.

L' Aiuto ai Cinema del Mondo del CNC ha inoltre supportato la produzione maggioritaria francese Ciao Ciao [+leggi anche:
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di Song Chuan, prodotto dalla società parigina Zorba Production e coprodotto dalla Cina. Il film, la cui musica è composta da Jean-Christophe Onno, era stato selezionato all'Atelier della Cinéfondation del Festival di Cannes.

Selezionati inoltre al Panorama berlinese Insyriated [+leggi anche:
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intervista: Philippe Van Leeuw
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di Philippe Van Leeuw (coprodotto da Liaison Cinématographique con il Belgio e il Libano), Requiem for Mrs. J. [+leggi anche:
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intervista: Bojan Vuletić
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di Bojan Vuletic (coprodotto da Surprise Alley con la Serbia, la Bulgaria, la Macedonia e la Russia) e Pendular [+leggi anche:
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di Julia Murat (coprodotto da Still Moving con il Brasile e l’Argentina).

In Panorama Dokumente figurano invece quattro produzioni francesi tra cui Belinda di Marie Dumora (premiato a Cinéma du Réel con La Place nel 2010) che farà l’apertura. Prodotto da Gloria Films Production, coprodotto da Les Films d'Ici, Quark Productions e Digital District, sostenuto dall’anticipo sugli incassi del CNC, il film è centrato su una giovane donna che attende l’uscita di prigione del suo compagno con cui desidera sposarsi in comune, cosa che non mancherà di ostacoli.   

Sarà anche svelato in prima mondiale Ghost Hunting [+leggi anche:
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di Raed Andoni, prodotto da Les Films de Zayna, coprodotto da Rouge International e sostenuto da Arte France, con la Palestina, la Svizzera e il Qatar.

Svelato ieri al FIPA, Enquête au paradis [+leggi anche:
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di Merzak Allouache sarà pure in vetrina. Il cineasta, ben noto per le sue opere di finzione (Les aventures d'un héros al Forum della Berlinale 1979, Un amour à Paris premio Perspectives du Cinéma Français a Cannes nel 1987, Bab el Oued City al Certain Regard nel 1994), Harragas [+leggi anche:
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ai Venice Days 2009, Le Repenti [+leggi anche:
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intervista: Merzak Allouache
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alla Quinzaine des réalisateurs 2012, Les terrasses [+leggi anche:
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intervista: Merzak Allouache
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in competizione a Venezia nel 2013) firma stavolta un documentario centrato su una giovane giornalista che indaga in Algeria sul paradiso che presentano, ai fini della loro propaganda, i predicatori salafisti attraverso alcuni video circolanti su Internet... Il film è prodotto dall’Algeria con la società parigina Les Asphofilms.

Infine, il Panorama Dokumente proietterà Je ne suis pas votre nègre [+leggi anche:
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di Raoul Peck, scoperto a Toronto e fresco di nomina all'Oscar del miglior documentario. Prodotto da Velvet Films con gli Stati Uniti, il Belgio e la Svizzera, il film è venduto nel mondo da Wide House.

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(Tradotto dal francese)

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