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FILM Italia

Mamma o papà?, genitori irriverenti

di 

- L’inedita coppia Paola Cortellesi-Antonio Albanese protagonista della commedia di Riccardo Milani prodotta da Wildside con Medusa Film e distribuita da oggi in 500 sale

Mamma o papà?, genitori irriverenti
Paola Cortellesi e Antonio Albanese in Mamma o papà? (© Claudio Iannone)

Quando i tempi si fanno duri, la commedia si adegua. Negli USA, con la scorrettezza trumpiana salita al potere, al cinema si sta entrando nell’era del politicamente impeccabile. Alla periferia dell’impero invece si vuole giocare con specchio distorto della società stremata, selfie sgraziato e opaco delle odierne consuetudini. Mamma o papà? [+leggi anche:
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, di Riccardo Milani (Benvenuto Presidente! [+leggi anche:
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) prodotto da Wildside con Medusa Film e distribuito da quest’ultima a partire da oggi San Valentino in 500 sale, rientra nel genere "commedia irriverente". Con voluti sconfinamenti nella gross-out comedy, con tanto di criceto preso a calci e scaraventato contro una vetrata.

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Protagonista di Mamma o papà?, remake della commedia francese di successo Papa ou maman [+leggi anche:
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firmata da Martin Bourboulon, è l'inedita coppia formata da Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Il plot è semplice: Valeria e Nicola stanno divorziando dopo 15 anni di matrimonio ed essendo i tre figli un po’ rompiballe i due non risparmieranno colpi bassi e tiri mancini per appiopparli l’uno all’altra. Tanto più che a lei, ingegnere in carriera, è stato appena assegnato un incarico importante in Svezia, mentre lui, ginecologo di successo, ha finalmente ottenuto l’agognata missione In Africa come flying doctor dell’AMREF. A questo si aggiunge il flirt con una giovane infermiera (Matilde Gioli).

Il giudice che deve decidere sull’affidamento dei figli (Anna Bonaiuto) è piuttosto confusa di fronte a questo ribaltamento del ruolo classico di genitore amorevole. Saranno i figli a scegliere: il saggio Giulietto, che legge manuali di scacchistica, la smartphone-dipendente Viola, il ribelle adolescente Matteo, che considera la scuola “un’istituzione superata”. La gara di mamma e papà per rendersi sempre più sgradevoli culminerà in una vera e propria Guerra dei Roses, con la romana Cortellesi che diventa un po’ la Cameron Diaz “de’ noantri”, ma con spiccato accento veneto.

La bellissima e ricca Vicenza è relegata a semplice vetrina di questa love story truccata da conflitto familiare, che per essere intelligente-irriverente manca purtroppo l’obiettivo primario: divertire. Se si pensa ai primi romanzi di Goffredo Parise sulla piccola provincia bigotta vicentina o film di deflagrante potenza corrosiva su ipocrisia e conformismo italiani che sono stati girati in quella città - come Il commissario Pepe di Ettore Scola, Il prete bello di Carlo Mazzacurati, Primo amore di Matteo Garrone - ebbene il paragone si fa davvero improponibile.

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