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FILM Irlanda

A Dark Song: la camera degli orrori

di 

- L'opera prima dell'irlandese Liam Gavin è un horror psicologico astuto e avvincente con rimandi a Ben Wheatley

A Dark Song: la camera degli orrori
Steve Oram in A Dark Song

Il film d’esordio dello sceneggiatore-regista irlandese Liam Gavin è un horror psicologico ben fatto. A Dark Song [+leggi anche:
trailer
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, che richiama alcuni dei primi lavori del regista britannico Ben Wheatley (non solo perché ha come protagonista l’interprete e co-sceneggiatore di Sightseers [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Ben Wheatley
scheda film
]
Steve Oram), fa un buon uso del budget ridotto e gioca con le convenzioni del genere per creare qualcosa di sorprendente.

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Sophia (Catherine Walker, una raffinata miscela di disperazione e ferrea determinazione) vorrebbe parlare ancora una volta con suo figlio morto. Dopo essersi rivolta all’occultista Solomon (Oram, la cui asprezza vira dal vulnerabile al disturbante), i due si imbarcano in un rituale per contattarlo. Rinchiusi in una remota casa di campagna, il rapporto tra loro ha una svolta inquietante quando il pericolo comincia piano piano a minacciarli.

Gran parte della forza del film proviene dalla chimica tra Solomon e Sophia. Le loro esplorazioni – piene di rabbia, connotazioni e sadismo sessuale –  sulla natura di Dio, l’aspetto distruttivo del lutto e, in uno dei pochi momenti più leggeri del film, i sogni in moto forniscono diversi momenti soddisfacenti in questa pièce da camera. Sin dalle prime scene, la successione degli eventi si tinge di un orrore palpabile. Quando arrivano i momenti di genere più evidenti, sono leggermente prevedibili (come, per esempio, i salti di montaggio), ma sono sempre gestiti con abile misura mano a mano che il film si avvia verso una conclusione che offre una sorta di redenzione in mezzo alle tenebre.

Il film irlandese, prodotto da Samson Films e Tall Man Films, con Irish Film Board e Ffilm Cymru Wales, ha avuto la sua anteprima a Galway e ha già avuto un buon percorso nei festival. Oltre a una proiezione di Gala a Londra, il film è stato ben accolto – come previsto – nel circuito di genere e ha vinto il New Visions Award a Sitges. Con l’uscita oggi nel Regno Unito (distribuito da Kaleidoscope Film Releasing), dovrebbe continuare a reclutare molti fan. E’ un debutto solido per Gavin, un talento da tenere d’occhio.

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(Tradotto dall'inglese)

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