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FILM Svizzera

Dark Fortune, un viaggio nel profondo dei sentimenti tra orrore e redenzione

di 

- L’ultimo film di Stefan Haupt (The Circle), tratto dall’omonimo romanzo di Lukas Hartmann, colpisce per la sua forza e la sua austera eleganza

Dark Fortune, un viaggio nel profondo dei sentimenti tra orrore e redenzione
Noé Rickling e Eleni Haupt in Dark Fortune

Dopo il successo del suo film precedente, The Circle [+leggi anche:
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, il regista svizzero Stefan Haupt decide di trascrivere in immagini il primo romanzo di Lukas HartmannDark Fortune [+leggi anche:
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. Una transizione non sempre facile che può velocemente rivelarsi una trappola dalla quale è difficile fuggire. Haupt riesce a fare sua la storia di Hartmann, trasformandola senza però denaturarla, in un susseguirsi di immagini eleganti e misteriose dominate dal chiaroscuro. Dark Fortune mette in scena una tragedia che distrugge una famiglia salvandone un’altra. 

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Il giorno in cui avviene un’eclissi solare un’incidente automobilistico devasta una famiglia di cinque persone. Gli occupanti del veicolo stanno tornando a casa a Zurigo dopo un viaggio in Alsazia. Nel bel mezzo di un litigio violento, che Haupt riesce magistralmente a tradurre attraverso delle fugaci immagini che diventano sempre più confuse, la macchina si schianta in un tunnel autostradale. Solo il figlio più piccolo, Yves (interpretato dal giovane Noé Rickling), si salva. Più tardi nella notte la psicologa Eliane Hess (intensa performance di Eleni Haupt) riceve una telefonata dal medico dell’ospedale che le chiede di incontrare Yves. Eliane si sente immediatamente e stranamente legata al bambino, come se una forza misteriosa li attirasse l’uno all’altra. Ben presto emergono dei dettagli inquietanti sulla famiglia di Yves. Tutto suggerisce che il padre era violento, soprattutto nei confronti della moglie. Cosa è accaduto realmente il giorno dell’incidente? Eliane decide di accogliere per qualche settimana Yves a casa sua e questo la costringe a confrontarsi con il proprio difficile passato. La psicologa e il bambino si ritrovano a combattere contro gli stessi demoni in una ricerca comune di perdono e redenzione. 

Malgrado il tema trattato, Dark Fortune non è un film cupo ma luminoso dove aleggia un’aura misteriosa incredibilmente attirante. I personaggi sono credibili e coinvolgenti, soprattutto la psicologa che per una volta non è dipinta come un essere onnipotente dai poteri quasi sovrumani. Eliane è incredibilmente umana, complessa nel suo voler affrontare la vita come se nulla la scalfisse. I traumi del passato, malgrado l’impegno che mette per eliminarli, diventano malgrado tutto la sua forza e il motore che la spinge a perdonare e a perdonarsi. Yves duetta con Eliane, nutrendosi della sua fragilità e assaporandone la forza nascosta. Entrambi sono “ammaccati” dalla vita ma questo non li impedisce di aiutarsi mutualmente a guarire trovando un senso al dolore che li attanaglia. Dark Fortune è un film esteticamente elegante, misterioso e avvincente. Il lavoro di Tobias Dengler sulla fotografia è raffinato e il gioco di chiaroscuri che avvolge le immagini maestoso. I colori, come nell’altare di Issenheim che serve da fil rouge al film, sono eloquenti, un sottotesto ricco di significati nascosti. I protagonisti sono letteralmente (ri)vestiti dai colori, come se ne subissero passivamente il mistero. Haupt gioca con il concetto di realtà e finzione avvolgendo il film in un’atmosfera tesa tra tangibilità e sogno. La musica di Tomas Korber, sobria e seducente sottolinea perfettamente questo sentimento. Come detto dal regista stesso il ritmo e la lunghezza del film sono il riflesso di una terapia che per essere efficace deve agira pian piano, con calma. La redenzione è dietro l’angolo ma bisogna avere il coraggio di cercarla, senza fretta.

Dark Fortune è prodotto da Triluna FilmFontana FilmRadio und Fernsehen/SRG SSR e Teleclub AG, e i diritti internazionali appartengono a Wide.

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