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CROSSING EUROPE 2017 Premi

Quit Staring at My Plate trionfa a Crossing Europe

di 

- Close Relations di Vitaly Mansky vince come Miglior documentario, Heartstone di Guðmundur Arnar Guðmundsson incanta il pubblico del festival

Quit Staring at My Plate trionfa a Crossing Europe
La regista Hana Jušić sul palco alla cerimonia di premiazione (© Christoph Thorwartl/subtext.at)

Si è conclusa con successo sabato 30 aprile a Linz, in Austria, la 14a edizione di Crossing Europe, con una cerimonia di premiazione che ha visto spiccare tre vincitori.

Anzitutto, Quit Staring at My Plate [+leggi anche:
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di Hana Jušić (Danimarca/Croazia), che ha ricevuto il premio come Miglior film per un valore di 10.000€. La giuria, composta da Cosima Finkbeiner dell’agenzia di vendite internazionali tedesca Beta Cinema, dal direttore artistico di Karlovy Vary Karel Och, e da Andrei Tănăsescu del Festival di Toronto, ha così giustificato la propria decisione:  “attraverso un senso dell’umorismo sottile e contagioso, e un potere drammatico crescente, il film ci trasporta in una visione cinematografica unica, che descrive la tenerezza e la crudeltà dei rapporti familiari. Complesso e provocatorio, sincero ed energico, ci fa capire che non è mai troppo tardi per raggiungere la maturità”.

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Nella medesima sezione, il premio del pubblico (del valore di 1.000€ cui si aggiungono i materiali in premio) è andato a Guðmundur Arnar Guðmundsson e al suo Heartstone [+leggi anche:
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(Danimarca/Islanda), tenera storia di formazione ambientata in Islanda.

Per quanto riguarda la categoria documentari, il premio Social Awareness per il Miglior documentario, di 5.000€, è stato attribuito a Vitaly Mansky e al suo Close Relations [+leggi anche:
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(Germania/Lituania/Estonia/Ucraina), nel quale il regista esplora la propria storia familiare. La giuria, formata in questo caso dalla coordinatrice del programma DOK Leipzig Lina Dinkla, dal nuovo direttore del Gijón Film Festival Alejandro Díaz Castaño e dal cineasta e produttore Audrius Stonys, ha così commentato: “Vogliamo rendere omaggio al lavoro di un regista coraggioso, un lavoro che nasce dalla necessità di raccontare la verità. Con un linguaggio cinematografico forte, questo film combina alla perfezione la storia personale all’attualità della guerra”.

Il festival capitanato da Christine Dollhofer, che quest’anno ha accolto la cifra record di 23.000 visitatori, per un totale di 182 proiezioni e 16 programmi collaterali, tornerà per la sua 15a edizione il prossimo anno, dal 25 al 30 aprile.

Di seguito la lista completa dei vincitori:

Miglior Film
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– Hana Jušić (Danimarca/Croazia)

Premio del pubblico
Heartstone [+leggi anche:
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Guðmundur Arnar Guðmundsson (Danimarca/Islanda)

Premio Social Awareness al Miglior documentario
Close Relations [+leggi anche:
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– Vitaly Mansky (Germania/Lituania/Estonia/Ucraina)

Premi agli artisti locali

Premio in denaro
Oderland. Fontane – Bernhard Sallmann (Germania)

Premio in buoni
Kaugummizigaretten – Marie Luise Lehner (Austria)

Premio all’innovazione – Artista locale
Fetish Finger – Susanna Flock (Austria)

Premio del pubblico per il video musicale locale
Naked Thoughts di Alpine Dweller – Josef Fink, David Haunschmidt (Austria)

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(Tradotto dall'inglese)

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