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FESTIVAL Norvegia

The Fixer vince il Grand Pix a Oslo

di 

- Il nuovo Oslo International Film Festival ha registrato oltre 12.000 entrate per il suo programma di sei giorni, che ha incluso 70 film da 20 diversi paesi

The Fixer vince il Grand Pix a Oslo
The Fixer di Adrian Sitaru

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, il sesto lavoro del regista rumeno Adrian Sitaru, si è aggiudicato il premio principale al nuovo International Film Festival di Oslo, l’Oslo Pix. Si è conclusa ieri (13 giugno) la sua prima sei giorni di programma con la cerimonia di premiazione presso l’Oslo’s (e Nordisk Film’s) Saga cinema, che è stato il quartier generale del festival, insieme al Klingenberg cinema.

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Con Tudor Istodor, Mehdi Nebbou e Nicolas Wanczycki tra i protagonisti, The Fixer segue le avventure di uno stagista rumeno in un’agenzia di stampa francese, che intravede la possibilità di uno scoop in due prostitute rumene minorenni espatriate dalla Francia. Ma le cose si fanno più complicate e moralmente equivoche di quanto lui avesse previsto. “La forza del film sta nel non soddisfare il bisogno dello spettatore di veder confermate le proprie aspettative morali. Solleva interrogativi, ma non prova a dare risposte, né pretende di averne. Tanto più ci avviciniamo alla storia e la storia si avvicina a noi, quello che inizialmente sembrava un lavoro chiaro e semplice si fa complesso e ambiguo, e profondamente umano nel rifiuto di postulare verità morali assolute”, sostiene la giuria, composta dal direttore della fotografia e compositore Kim Hiorthøy, dall’autrice Roskva Koritzinsky e dall’attrice e regista Trine Wiggen.

Organizzato dalla catena di cinema Nordisk Film Kino, dalla Oslo Festival Agency e dalla Films from the South Organisation, con  Susann Østigaard nel ruolo di manager del cast e Cato Fossum di direttore del programma, la prima edizione dell’Oslo Pix ha registrato più di 12.000 entrate per la sua selezione di film, provenienti soprattutto da Europa e Nord America, con uno speciale focus sui Paesi del Nord.

Il debutto della regista polacca Anna Zamecka, Communion [+leggi anche:
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, ha guadagnato il Grand Pix per il miglior documentario. Il vincitore della Settimana della Critica del Festival di Locarno dello scorso anno è stato girato in 35 giorni all’interno di una sola casa e descrive una famiglia non ortodossa e lacerata al suo interno, nella fase preparatoria di un evento religioso. Stufa dell’alcolismo del marito, la madre Magda si è allontanata, lasciando Nikodem, autistico, e la quattordicenne Ola, la più matura della famiglia, obbligata a crescere in fretta per assumersi le responsabilità domestiche.

Il Premio del Pubblico è andato invece a Between Us del regista norvegese Charlotte Røhder Tvedt, il primo documentario norvegese costituito da video collettivi.

Nella primavera del 2016, Tvedt ha chiesto ai norvegesi di filmare il loro mondo e più di 900 hanno inviato i loro contributi, dai più drammatici a quelli più comici: una ragazza è bullizzata, a un'altra ragazza manca il padre che è in un altro paese, un uomo piange nella sua auto mentre va al lavoro. Cercando di spiegare cosa voleva indagare, ha detto: “Viviamo un tempo in cui condividiamo sempre più le nostre vite sui social media, ma ci stiamo davvero avvicinando gli uni agli altri?”.

Ecco la lista completa dei vincitori degli Oslo Pix Award:

Grand Pix Fiction
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 - Adrian Sitaru (Romania/Francia)
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- Francis Lee (Regno Unito) 

Grand Pix Documentary
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- Anna Zamecka (Polonia)
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- Raoul Peck (Francia/Stati Uniti/Belgio/Svizzera)

Audience Award
Between Us - Charlotte Rødher Tvedt (Norvegia)

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(Tradotto dall'inglese)

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