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FESTIVAL Italia

La sala stampa de L’Isola del Cinema premia Pif

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- Assegnato il premio L’Altra Cronaca al regista di In guerra per amore: “Traggo i miei film dalla realtà, ma il prossimo non sarà sulla mafia”

La sala stampa de L’Isola del Cinema premia Pif
Un momento della consegna a Pif del premio L’Altra Cronaca, a L’Isola del cinema

Un premio al coraggio e all’ironia con cui tratta la mafia: i giornalisti della sala stampa de L’Isola del cinema hanno assegnato a Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, il premio L’Altra Cronaca. Il riconoscimento è stato consegnato venerdì scorso, 14 luglio, sul palco della storica manifestazione cinematografica che si svolge sull’Isola Tiberina, a Roma. Il regista di La mafia uccide solo d’estate [+leggi anche:
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intervista: Pierfrancesco Diliberto
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 (EFA 2014 come miglior commedia) e del più recente In guerra per amore [+leggi anche:
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 (in corsa per il Premio Groupama Opera Prima e Seconda di questa 23a edizione de L’Isola del cinema) ha ricevuto il riconoscimento da parte dei giornalisti dei media partner del festival (tra cui Cineuropa e, fra gli altri, Cinemaitaliano, Cinecorriere, Film Tv, Cinematografo, Mymovies).

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Questa la motivazione: “In un momento storico in cui la fake news ha un peso tanto negativo sulla comunicazione, la Sala Stampa de L’Isola del Cinema ha voluto offrire il proprio riconoscimento al lavoro di un regista che, partendo dall’approccio preciso e profondo del giornalista d’inchiesta, costruisce un lavoro di fiction senza rinunciare al significato di sensibilizzazione pubblica che il suo lavoro può avere”.

Ritirando il premio prima della proiezione al pubblico di In guerra per amore (vincitore quest’anno del David giovani), il regista ha ricordato come questo non sia un film che riguarda solo la Sicilia: “Ho raccontato un episodio storico che ha segnato l’Italia intera: l’alleanza tra americani a mafiosi contro il nazifascismo. Il film è ambientato nel ’43, ma ne paghiamo tuttora le conseguenze”. Una commedia romantica, stralunata, ma ispirata a fatti reali: “I miei film sono tratti dalla realtà, prima di scrivere una sceneggiatura studio molto. Poi prendo la realtà e la mescolo un po’”. E ha aggiunto: “Ho promesso a tutti che il mio prossimo film non tratterà di mafia. Chiaramente, le prime cose che volevo raccontare erano la mia città e il mio vissuto. Ma il bello di questo lavoro è che puoi raccontare il mondo, ed è quello che ora voglio fare”.

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