Lo Zurich Film Festival celebra le donne
- Dal 28 settembre all’8 ottobre Zurigo si trasformerà nella capitale svizzera del cinema. Arrivato alla sua 13esima edizione il festival sembra più giovane e dinamico che mai
Ancora una volta il menu dello Zurich Film Festival, immaginato dai suoi direttori Nadja Schildknech e Karl Sporri, sembra fare di tutto per stuzzicare le nostre papille. Ricca di ben 160 produzioni di cui 41 opere prime e 12 prime mondiali, la programmazione della 13esima edizione spazia dai primi film di registi emergenti fino a grandi produzioni di nomi ormai già più che noti. Una volontà rivendicata di soddisfare la curiosità di tutti i pubblici.
Ciò che salta all’occhio quest’anno (senza davvero prevederlo) è la forte presenza di registe e attrici donne (il 35-40% nelle tre sezioni competitive). Fra queste la carismatica Claire Denis che presenterà il suo Un beau soleil intérieur [+leggi anche:
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scheda film] nella sezione Premières Gala, Sophie Fiennes che sarà presente nella sezione Special Screenings con il suo omaggio all’iconica Grace Jones Grace Jones: Bloodlight and Bami [+leggi anche:
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scheda film], ma anche le svizzere Lisa Brühlmann (Blue My Mind [+leggi anche:
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intervista: Lisa Brühlmann
intervista: Luna Wedler
scheda film]) e Katharina Wyss che presenterà il suo primo e decisamente non conformista lungometraggio Sarah joue un loup-garou [+leggi anche:
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intervista: Katharina Wyss
scheda film] (entrambe nella sezione Focus Switzerland, Germany, Austria).
Malgrado la programmazione comprenda film provenienti da tutto il mondo la presenza di film europei nella Competizione Internazionale resta forte: Daphne [+leggi anche:
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scheda film] dell’inglese Peter Mackie Burns, il francese Jusqu’à la garde [+leggi anche:
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intervista: Xavier Legrand
scheda film], opera prima di Xavier Legrand che mette in scena lo sgretolarsi di una famiglia, Pororoca [+leggi anche:
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intervista: Constantin Popescu
scheda film], dramma ad alta carica emotiva del rumeno Constantin Popescu il cui personaggio principale è interpretato da Bogdan Dumitrache, e gli ultimi film dei registi Martin McDonagh (Tre manifesti a Ebbing, Missouri [+leggi anche:
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scheda film]) e Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Under the Tree [+leggi anche:
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intervista: Hafsteinn Gunnar Sigurðsson
scheda film]). Il primo mette in scena la lotta di una madre (Frances McDormand) per trovare l’assassino di sua figlia, mentre il secondo (una coproduzione fra Polonia, Islanda, Danimarca e Germania) racconta la storia di due famiglie che si affrontano per una ragione a dir poco futile. Il tutto condito da una sempre benvenuta nota di umore nero tutta scandinava.
Gli omaggi di quest’anno andranno al regista e produttore americano Rob Reiner (Harry ti presento Sally) che riceverà il A Tribute to…Award (e che presenterà anche il suo ultimo film Shock And Awe), allo scenarista Aaron Sorkin (Career Achievement Award) e agli attori Jake Gyllenhaal e Andrew Garfield che riceveranno entrambi un Golden Eye Award.
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