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FESTIVAL Islanda

Il 14° Festival di Reykjavik apre i battenti

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- Il festival si svolgerà nella capitale islandese e si aprirà con il premiato film d’esordio di Hlynur Pálmason, Winter Brothers

Il 14° Festival di Reykjavik apre i battenti
Winter Brothers di Hlynur Pálmason

Il film d’esordio del regista islandese Hlynur Pálmason, Winter Brothers [+leggi anche:
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, presentato in prima mondiale e vincitore di tre premi al Festival di Locarno, aprirà stasera (28 settembre) il 14° Festival internazionale del film di Reykjavik al cinema Haskólabíó, seguito da un ricevimento all’Hafnarhúsi∂ Art Museum tenuto dal sindaco di Reykjavik, Dagur B Eggertsson.

Con protagonisti gli attori danesi Elliott Crosset Hove e Simon Sears, e prodotto da Julie Waltersdorph Hansen per la società di Copenhagen Masterplan Pictures, Winter Brothers segue due fratelli, la loro routine, le abitudini, i rituali, e la violenta faida che scoppia fra loro e un’altra famiglia, “in una storia di mancanza d’amore ambientata in un contesto operaio durante un freddo inverno”.

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All’evento al museo Hafnarhúsi∂, i visitatori potranno vedere una mostra – “Doubling” – dell’artista visuale francese e filmmaker d’avanguardia Pierre Coulibeuf, ospite del festival, nell’ambito della quale sarà proiettato il suo documentario del 2013 Doctor Fabre Will Cure You. Sono previste inoltre le performance del cantante islandese Erna Omars e dell’Icelandic Dance Party.

Gran parte del programma si svolgerà al multiplex Haskólabíó e alla Nordic House, ma il festival sarà presente anche in altri luoghi, tra cui un autobus urbano. Programmato fino all’8 ottobre, con in chiusura il titolo svedese Borg/McEnroe [+leggi anche:
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del regista danese Janus Metz, lo schedule comprende 86 film e 68 corti da 43 paesi, oltre ai titoli del programma per bambini, che porta il numero totale di film a 226.

La competizione New Visions Grand Prix presenterà le opere prime e seconde di 13 registi emergenti. Tra i contendenti al Golden Puffin figurano, oltre a Winter Brothers, Dreams by the Sea del regista faroese Sakaris Fri∂i Stórá, God’s Own Country [+leggi anche:
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del filmmaker britannico Francis Lee, The Rider del regista americano-cinese Chloé Zhao, Júlia Ist [+leggi anche:
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della cineasta spagnola Elena Martín, M [+leggi anche:
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della regista francese Sara Forestier, Dove cadono le ombre [+leggi anche:
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della filmmaker italiana Valentina Pedicini, Soldiers. A Story from Ferentari [+leggi anche:
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della regista rumena Ivana Mladenovic e Miracle [+leggi anche:
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della regista lituana Egle Vertelyte.

Per la sezione Open Seas, la manifestazione ha preparato una selezione di film vincitori nei festival internazionali, oltre a un focus sulla Finlandia, che festeggia il centenario della sua indipendenza con la proiezione di titoli come Tom of Finland [+leggi anche:
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intervista: Dome Karukoski
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di Dome Karukoski. La sezione Documentari, dal canto suo, si è ingrandita, mentre il Panorama Islandese intende gettare un ponte tra il cinema islandese e quello internazionale. L'Industry Days, con i suoi seminari, masterclass e il Reykjavik Talent Lab, ospiterà i professionisti del settore, e ci sarà inoltre il concorso Golden Egg dedicato ai cortometraggi di registi emergenti.

Tra gli ospiti d’onore di questa edizione figurano il regista tedesco Werner Herzog e il filmmaker francese Olivier Assayas, che saranno entrambi omaggiati con una retrospettiva. A loro si aggiungerà la regista tedesca Valeska Grisebach, nominata Maestro Emergente, che presenterà due dei suoi film.

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(Tradotto dall'inglese)

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