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SAN SEBASTIAN 2017 Nuovi registi

Ravens: quando il marrone diventa rosso

di 

- SAN SEBASTIÁN 2017: Il regista svedese Jens Assur ci consegna un coinvolgente e poetico primo film, con gli eccellenti Reine Brynolfsson e Jacob Nordström

Ravens: quando il marrone diventa rosso
Reine Brynolfsson e Jacob Nordström in Ravens

Con il suo film d'esordio, Ravens [+leggi anche:
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intervista: Jens Assur
scheda film
]
, il regista svedese Jens Assur si sofferma sulle difficoltà della vita contadina, in un'esplorazione dell'eterno conflitto generazionale e tra modernità e tradizione. Il film è in lizza nella sezione Nuovi registi del 65° Festival Internazionale di San Sebastián.

La storia è ambientata alla fine degli anni Settanta, in una fattoria nel mezzo del nulla. Una famiglia di quattro persone si dà molto da fare per riuscire a coltivare un terreno duro e ostile, ma la fatica si rivela ancora superiore alle aspettative. Siamo a inizio primavera e nebbia e freddo sembrano intenzionati a rimanere più a lungo possibile sulla distesa di terra che Agne (un eccellente Reine Brynolfsson) ha in affitto da una persona benestante del luogo. Sfinito da decenni di lotta contro la natura, Agne desidera solamente che suo figlio Klas (Jacob Nordström) prenda il suo posto. Klas, tuttavia, ha altri programmi per il suo futuro.

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Se non altro per alcune tematiche, Ravens riporta alla mente un classico svedese: One Summer of Happiness, vincitore dell'Orso d'Oro di Berlino nel 1952. Racconta una società patriarcale in cui le donne obbediscono ai mariti, i figli seguono le orme dei padri, e tutto deve essere guadagnato col sudore della fronte. È un mondo dominato da un solo nemico, la natura, mentre un altro, almeno dal punto di vista di Agnes, si nasconde ancora nell'ombra: la tecnologia.

Sostenuto dalla musica lugubre, talvolta persino minacciosa, di Peter Von Poehl, e dal superbo lavoro del direttore della fotografia Jonas Alarik, l'autore e regista Assur racconta un anno della vita di questa famiglia. È una vita priva di gioie e non sorprende che Klas ami osservare il volo degli uccelli. Gli uccelli possono volare alti nel cielo e alcuni di loro si spostano per migliaia di chilometri, lasciandosi alle spalle fredde distese di fango. Purtroppo, Klas non può fare altrettanto, perché è destinato a prendere il posto di Agne e passare il suo futuro nelle stesse condizioni in cui suo padre ha speso il suo passato. Quest'ultimo è ossessionato dalla terra, il primo dal cielo. Uno affonda mani e piedi nel suolo, l'altro usa un cannocchiale per portare un po' di bellezza (gli uccelli e le ragazze, soprattutto) nella sua vita. È una lotta avvincente, facilmente comprensibile anche per chi non ha mai passato nemmeno un'ora nei campi.

Molti spettatori tiferanno per Klas, ovviamente, augurandosi che non passi la sua vita tra le avversità della natura; ma il vero protagonista è suo padre. La sceneggiatura gioca abilmente con le aspettative che il pubblico si crea su di lui. È un nemico? È una vittima? Fino a dove è disposto a spingersi per preservare il solo stile di vita che abbia mai conosciuto? Ma Agne è un personaggio molto più complesso. Grazie anche alla performance di alto livello di Brynolfsson, la sceneggiatura aggiunge sempre più tratti a questo personaggio, costruendo una figura esagerata, fatta di duro lavoro e resistenza, sacrificio e abnegazione, ferma volontà e rassegnazione, una figura che merita tanto pietà quanto ammirazione. Agne può dunque essere considerato uno dei personaggi più interessanti del grande schermo, per il 2017.

Ravens è stato prodotto da Film and Arts Affairs (Svezia), e coprodotto dalle società svedesi Co_Made, Film i Väst, Tiisch Film, Swedish Television e Studio Jens Assur. Il film sarà gestito a livello internazionale dalla società di vendite mondiali Celluloid Dreams, con base a Parigi. 

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(Tradotto dall'inglese)

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