My War Is Not Over, la lista di Shindler
- Bruno Bigoni ha dato voce ad un uomo straordinario che ha ridato un nome a centinaia di soldati scomparsi durante la seconda guerra mondiale, incluso il padre di Roger Waters dei Pink Floyd
Potremmo chiamarla “la lista di Shindler” per assonanza con l’industriale tedesco Oskar Schindler che salvò centinaia di ebrei dai campi di sterminio e ispirò il film di Steven Spielberg. Quella dell’inglese Harry Shindler è la lunga lista immaginaria di soldati scomparsi durante la seconda guerra mondiale ai quali è riuscito a dare un nome. A questo “Cacciatore di Memoria” è dedicato il bel documentario di Bruno Bigoni, My War Is Not Over [+leggi anche:
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scheda film], in anteprima assoluta al 35mo Torino Film Festival, nella sezione Festa Mobile.
Harry è un soldato semplice appena ventenne quando, nel 1944, sbarca ad Anzio e risale l'Italia per combattere il nazifascismo. Oggi, a 95 anni, Shindler vive a San Benedetto del Tronto, è vedovo di una moglie italiana e trascorre le sue giornate di veterano facendo luce su casi e vicende irrisolte dell’avanzata alleata in Italia. Dopo tanti anni continuano ad arrivare appelli e richieste da parte di reduci o parenti che vorrebbero conoscere il destino di un soldato scomparso, trovare la sepoltura di un combattente al fronte, rintracciare il relitto di una imbarcazione o un aereo.
Basandosi sul libro scritto da Shindler con il giornalista Marco Patucchi che dà il titolo al documentario, Bruno Bigoni (Chi mi ha incontrato non mi ha visto [+leggi anche:
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My War Is Not Over è appassionante come un thriller perché ci mostra la soluzione di casi concreti, come quello del bombardiere britannico decollato da Foggia e scomparso in mare nell’autunno del ’44. A bordo c’era il soldato australiano Bob Millar che, come scopre Shindler, era in realtà un ebreo ungherese di nome Gabo Adler, agente segreto per l’esercito inglese, fucilato dai tedeschi a nord di Roma.
E c’è anche lo “scoop”, che arriva più tardi: la ricostruzione delle ultime ore di Eric Flechter Waters, sottotenente inglese caduto a febbraio del ‘44 nelle paludi di Aprilia. Roger Waters, mitico fondatore dei Pink Floyd, ha sempre saputo che il padre fosse morto in battaglia, ma non dove e quando. Grazie a Shindler, Waters ha ritrovato un luogo dove onorare la memoria paterna.
My War Is Not Over è prodotto da Proxima con il sostegno della Lombardia Film Commission - Film Fund e Regione Lombardia e sarà distribuito da Altamarea Film.
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