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SOLETTA 2018

Le Giornate di Soletta svelano la loro ricca programmazione

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- La 53esima edizione del festival punta tutto sull’originalità e l’innovazione, tanto nei contenuti quanto nella forma dei film selezionati

Le Giornate di Soletta svelano la loro ricca programmazione
À l’école des Philosophes di Fernand Melgar

Vera e propria maratona cinematografica, le Giornate di Soletta (25 gennaio – 01 febbraio 2018) presentano anche quest’anno il meglio in fatto di cinema svizzero. Il tutto condensato in 159 corti e lungometraggi, fra i quali molte premières.

Fra le novità di quest’anno l’introduzione di una nuova sezione, “Focus Lab”, dedicata alle nuove tecnologie e più particolarmente alla realtà virtuale e alla realtà aumentata. Un’entrata in pompa magna per dei formati ormai imprescindibili.

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Nove i film in lizza per il Prix de Soleure. Ad aprire le danze sarà l’atteso nuovo film di Fernand Melgar À l’école des philosophes [+leggi anche:
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intervista: Fernand Melgar
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che ci farà penetrare nel quotidiano di una scuola per bambini in situazione di handicap. Fra i nove film selezionati ben tre sono delle opere prime di giovani e promettenti registi. Ciò che li accomuna è il desiderio di indagare le proprie origini, la propria storia famigliare: Morire qua [+leggi anche:
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 di Gregor Frei confronta suo padre e un gruppo di vicini a dei dilemmi esistenziali a volte scomodi, mentre Des moutons et des hommes [+leggi anche:
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di Karim Sayad cerca di ridare un volto a un quartiere d’Algeri impresso nella sua memoria di bambino. Fell in Love with a Girl [+leggi anche:
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di Kaleo La Belle, The Fourth Estate [+leggi anche:
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di Dieter Fahrer e A Long Way Home [+leggi anche:
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di Luc Schaedler chiudono il gruppo dei documentari selzionati. Ad accompagnarli solo due ma di sicuro interesse film di finzione: Mario [+leggi anche:
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di Marcel Gisler che solleva il tema delicato dell’omosessualità nello sport, e Vacuum [+leggi anche:
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intervista: Christine Repond
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di Christine Repond, ritratto senza concessioni di una coppia confrontata ad una stravolgente realtà.

Ricca anche la selezione del Prix du public che spazia da film di registi conosciuti come Silvio Soldini (Il colore nascosto delle cose [+leggi anche:
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), a primi film quali Tranquillo [+leggi anche:
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di Jonathan Jäggi o To the End of the Dreams [+leggi anche:
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che vede per la prima volta lo scrittore Wilfried Meichtry dietro la telecamera.

Immancabile anche l’attesa selezione Panorama Suisse che presenterà fra gli altri la serie Ondes de choc, quattro film radicali realizzati da Lionel Baier, Jean-Stéphane Bron, Ursula Meier et Frédéric Mermoud (alias Bande à part) per la RTS.

Infine la “Rencontre” sarà dedicata quest’anno al regista zurighese Christoph Schaub.

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