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BERLINALE 2018 Panorama

Recensione: Trinta lumes

di 

- BERLINO 2018: Diana Toucedo cattura la realtà e la leggenda, la presenza e l’assenza, la vita e la morte in un film duale, tra finzione e documentario

Recensione: Trinta lumes

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è un film duale: documentario e finzione, con un universo reale e un altro di fantasia, giovane e vecchio, domestico e immenso, del passato e del futuro, di vita e di morte. Diretto da Diana Toucedo, è stato presentato a livello mondiale nella sezione Panorama del 68° Festival di Berlino dopo essere stato mostrato come work in progress nell'ultima edizione del Festival di Ourense. Proprio la Galizia è la protagonista di un film tanto magico quanto evocativo, misterioso e, allo stesso tempo, tangibile.

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Questa regista, montatrice (Júlia ist [+leggi anche:
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) e insegnante di cinema è riuscita a catturare l'essenza rurale di una delle regioni più remote, magiche e affascinanti della penisola iberica: nel film assistiamo alla vita quotidiana, però immersa in una natura incommensurabile, implacabile e ingannevole. In quel paesaggio al tempo stesso accogliente e brutale, due adolescenti, Alba e Samuel, esplorano case abbandonate alla ricerca degli scomparsi, siano essi deceduti o emigrati. Il loro desiderio di conoscere il mistero li porterà dall'altra parte, verso l'ignoto.

Qui l’assenza è quindi un altro personaggio che ruba non solo intere scene, ma anche stati d'animo ed emozioni a una pellicola che non si appella a verità assolute, bensì alla coesistenza tra concetti apparentemente gli antipodi. La voce off della ragazza che punteggia il film gli conferisce un'anima inquieta, esplorativa e ricca di fascino verso il mondo dei defunti.

Ad apparire nella loro quotidianità sono gli abitanti della regione di O Courel, residenti di vari paesi che non si erano mai messi davanti a una macchina da presa: la preparazione del cibo, la caccia al cinghiale, la pulizia delle tombe in vista del giorno dei morti e altre faccende domestiche ottengono l'effetto sullo spettatore di un'immersione assoluta in un universo dove si respira la presenza di coloro che non ci sono più, mentre nei volti dei più giovani si legge un futuro di speranza che, al contempo, trasmetta le tradizioni, resista alle sfide del progresso e di altre culture, e combatta, forse, contro di esse.

Trinta lumes, sceneggiato, montato (insieme a Ana Pfaff, Niñato [+leggi anche:
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) e diretto da Diana Toucedo, è una produzione di Lasoga Films e Diana Toucedo Films, in coproduzione con CRTVG. Delle sue vendite internazionali si occupa l’agenzia italiana The Open Reel.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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