email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PREMI Repubblica Ceca

One World celebra i documentari sui diritti umani e premia The Deminer

di 

- Il documentario svedese di Hogir Hirori e Shinwar Kama è stato nominato Miglior film al Festival di Praga che si è concluso ieri

One World celebra i documentari sui diritti umani e premia The Deminer
Il regista Hogir Hirori ritira il Premio come Miglior film per The Deminer (© Lukáš Bíba)

One World (5-14 marzo), un festival di documentari sui diritti umani a Praga, ha consegnato i suoi premi durante la cerimonia di chiusura dell’edizione di quest’anno. La selezione della competizione internazionale ha ruotato attorno ad argomenti attuali come l’immigrazione oltre a testimonianze da zone di guerra e molti ritratti personali. La giuria ha deciso di conferire il Premio come Miglior film allo svedese The Deminer [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
su Fakir Berwari, un uomo che ha dedicato la sua vita a disinnescare esplosivi artigianali. “La nostra scelta come Miglior film è una straordinaria forza che combina archivi personali e preziosi con scene contemporanee. Non è solamente una storia forte sulla guerra, ma sulla famiglia, sul ricordo e sulla perdita”, ha commentato la giuria nell’elogiare la storia diretta da Hogir Hirori e Shinwar Kamal. Talal Derki ha ricevuto il Premio come Miglior regista per Of Fathers and Sons [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, uno studio approfondito sulla radicalizzazione infantile all’interno della famiglia di un membro del Fronte jihadista Al-Nusra. La giuria internazionale ha deciso di conferire una Menzione speciale a Laura Bari per Primas, definendola “una voce creativa e vibrante in un film straordinario e immediato che ci obbliga a guardare oltre il vittimismo i modi ispiratori e sereni in cui bambine e donne possono sopravvivere e crescere dopo aver vissuto violenze sessuali”.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

La giuria Václav Havel ha avuto il compito di giudicare i titoli nella sezione Right to Know, che punta il riflettore su storie di gravi violazioni dei diritti umani. Il regista tedesco Marcel Mettelsiefen ha portato a casa il premio principale per aver rappresentato la famiglia di un comandante dell’Esercito siriano libero nella città di Aleppo devasta dalla guerra, Watani – My Homeland. “Questo film dimostra che nel mondo, ogni persona - soprattutto, ogni bambino - merita amore e pace. Capiamo del tutto i sentimenti dei protagonisti poiché dobbiamo domandarci: saremmo capaci di salvare la nostra famiglia o il nostro paese in simili circostanze?”, ha chiarito la giuria. Il produttore svizzero Barbet Schroeder ha ricevuto una Menzione speciale per The Venerable W. [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Barbet Schroeder
scheda film
]
, che analizza l’attuale situazione in cui vivono in maniera violenta i Rohingya della Birmania. 

Le offerte nazionali hanno avuto una propria categoria, la Competizione ceca, che ha mostrato anche film premiati a livello internazionale. “In maniera chiaramente diretta, frenetica, giovane e contemporaneamente adulta, il film rappresenta le varianti moderne di riproduzione e genitorialità. Pieno di humor e con un montaggio appassionato, il film svela la vita quotidiana e le prospettive personali dei diversi protagonisti”, ha detto la giuria per giustificare il premio assegnato al film di Jana Počtová, Non-Parent [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, che riflette sulla questione se diventare o no genitore e sulle forme non tradizionali di (non) genitorialità. Klára Tasovská e Lukáš Kokeš hanno ricevuto una Menzione speciale per il loro ritratto collettivo su una giovane generazione che sta diventando adulta, Nothing Like Before. Una giuria di studenti ha avuto la possibilità di esprimere la propria opinione e ha deciso di puntare i riflettori, come Miglior film, su Peace to You All del regista sloveno Juraj Mravec, un film su persone ordinarie che vivono nel bel mezzo del conflitto nell’est dell’Ucraina. Il documentario di Matthew Heineman, City of Ghosts, è arrivato al primo posto delle preferenze del pubblico, vincendo il relativo premio, mentre il documentario nazionale When the War Comes [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
di Jan Gebert si è classificato al secondo posto. 

Il festival passa ora alla sua modalità itinerante: presenterà i film e accompagnerà tutti gli eventi nelle 36 città ceche tra marzo e aprile.

La lista completa dei vincitori:

Miglior Film nella Competizione Internazionale
The Deminer [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
– Hogir Hirori e Shinwar Kamal (Svezia) 

Miglior Regista nella Competizione Internazionale
Talal Derki – Of Fathers and Sons [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
(Germania/Libano/Qatar/Siria)
Menzione Speciale
Laura Bari – Primas (Canada/Argentina)

Giuria Václav Havel
Watani – My Homeland – Marcel Mettelsiefen (Regno Unito)
Menzione Speciale
The Venerable W. [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Barbet Schroeder
scheda film
]
– Barbet Schroeder (Francia/Svizzera)

Competizione Ceca
Non-Parent [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
– Jana Počtová (Repubblica Ceca)
Menzione Speciale
Nothing Like Before – Klára Tasovská e Lukáš Kokeš (Repubblica Ceca)

Premio Giuria Studenti
Peace to You All – Juraj Mravec (Slovacchia)

Premio del Pubblico Fondazione Avast
City of Ghosts – Matthew Heineman (USA)

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese da Francesca Miriam Chiara Leonardi)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy