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FESTIVAL Germania

November ottiene il Giglio d’Oro al goEst

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- Il film di Rainer Sarnet è stato l’unico di finzione a vincere un premio importante, poiché sono i documentari di Bernadett Tuza-Ritter e Mila Turajlić ad aver brillato a Wiesbaden

November ottiene il Giglio d’Oro al goEst
Alcuni vincitori del goEast - Festival del cinema dell’Europa centrale e orientale (© goEast)

Per celebrare il centenario della sua indipendenza, l’Estonia ha lasciato la 18esima edizione del goEst - Festival del cinema dell’Europa centrale e orientale con il Giglio d’oro al Miglior Film di Rainer Sarnet per il suo dramma fantastico November [+leggi anche:
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. Il festival, che ha proiettato diversi film a Wiesbaden dal 18 al 24 aprile, si è chiuso ieri con la cerimonia di consegna dei premi al Caligari FilmBühne.

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November, che riceve insieme al premio principale 10 000 euro in contanti, è stato selezionato da una giuria internazionale, guidata dalla regista ungherese Ildikó Enyedi. La giuria spiega la sua decisione nel scegliere questo film “per la sua visione potente, la sua vera poesia, il suo humor libero e l’impegno del suo regista e di tutto lo staff, che ci hanno creduto e hanno contribuito con il loro talento e la loro passione”.

Altri due premi principali sono andati ai documentari. La giuria ha assegnato al documentario dell’ungherese Bernadett Tuza-Ritter il Premio della Città di Wiesbaden al Miglior Regista per A Woman Captured [+leggi anche:
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. Il premio di 7 500 euro non è stato il solo trofeo del documentario, che ha vinto il Premio FIPRESCI per il Miglior Documentario.

Il documentario personale già molto apprezzato e vincitore dell’IDFA, The Other Side of Everything [+leggi anche:
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intervista: Mila Turajlić
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della documentarista serba Mila Turajlić, ha ricevuto il premio del ministero federale degli Affari esteri per la diversità culturale, del valore di 4 000 euro, per “un’idea originale sulla vita di una donna forte che nuota controcorrente e il modo in cui attira l’attenzione su un argomento importante e moderno: la fragilità e la vulnerabilità della democrazia”. Inoltre la giuria ha attribuito una menzione d’onore a un altro documentario personale, Rezo del regista russo Levan Gabriadze. Infine la giuria FIPRESCI ha eletto la tragicommedia di Bohdan Sláma, Ice Mother [+leggi anche:
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come Miglior Film di finzione.

Il Premio Open Frame, che è stato rinnovato per aprirsi alla realtà virtuale e che ammonta a 5 000 euro, è stato consegnato all’esperienza distopica post-moderna Nominal Empire del duo russo Denis Semenov e Natalia Severina, mentre l’esperienza bielorussa Here and There di Kiryll Halitsky ha lasciato la cerimonia con una menzione d’onore.

Per quanto riguarda lo sviluppo di progetti, altri due documentari hanno ottenuto i premi: il progetto Return My Hands del regista russo Konstantin Selin ha ricevuto il Premio allo Sviluppo goEast di 3 500 euro offerti da Kulturfonds Frankfurt RheinMain per il miglior pitch, che ha fatto emergere altri 14 progetti nell’East-West Talent Lab, mentre la giuria ha attribuito una menzione d’onore al film Inhabitant della regista armena Mery Aghakhanyan.

Durante la cerimonia di chiusura, la nuova direttrice del goEast, Heleen Gerritsen (leggi l’intervista), ha sottolineato: “Sono entusiasta della fedeltà del pubblico al goEast, che si è incontrato con grande passione nelle sale cinematografiche, ha partecipato ai dibattiti sui film e si è mostrato molto aperto alle nostre innovazioni, come quella della realtà virtuale. In qualità di nuovo direttore, mi fate sentire già a casa”.

Ecco una lista completa dei vincitori della 18esima edizione del goEast:

Giglio d’oro al Miglior Film
November [+leggi anche:
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 – Rainer Sarnet (Estonia/Olanda/Polonia)

Premio della città di Wiesbaden al Miglior Regista
Bernadett Tuza-Ritter – A Woman Captured [+leggi anche:
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 (Ungheria/Germania)

Premio del ministero federale degli Affari esteri per la diversità culturale
The Other Side of Everything [+leggi anche:
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intervista: Mila Turajlić
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– Mila Turajlić (Serbia/Francia/Qatar)
Menzione d’onore
Rezo – Levan Gabriadze (Russia)

Premio FIPRESCI al Miglior Film di finzione
Ice Mother [+leggi anche:
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 – Bohdan Sláma (Repubblica Ceca/Slovacchia/Francia)

Premio FIPRESCI al Miglio Documentario
A Woman Captured – Bernadett Tuza-Ritter

Premio Open Frame
Nominal Empire – Denis Semenov e Natalia Severina (Russia)
Menzione d’onore
Here and There – Kiryll Halitsky (Bielorussia)

Premio allo Sviluppo goEast
Return My Hands – Konstantin Selin (Russia)
Menzione d’onore
Inhabitants – Mery Aghakhanyan (Armenia)

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(Tradotto dall'inglese da Francesca Miriam Chiara Leonardi)

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