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PRODUZIONE Italia

Andrea Adriatico porta la storia di Mario Mieli sul grande schermo

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- Cominciate le riprese di Gli anni amari, sul noto attivista per i diritti gay. Nel cast, Sandra Ceccarelli e Antonio Catania. Una produzione L’Altra Cinemare con Rai Cinema

Andrea Adriatico porta la storia di Mario Mieli sul grande schermo
Nicola Di Benedetto nei panni di Mario Mieli

Sono cominciate oggi, 20 agosto, a Milano, le riprese di Gli anni amari [+leggi anche:
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, film che porta sul grande schermo la storia di Mario Mieli, intellettuale, attivista, scrittore e artista di grande rilievo negli anni Settanta, tra i fondatori del movimento omosessuale italiano, morto suicida nel 1983. Il film, prodotto da L’Altra Cinemare con Rai Cinema, in collaborazione con Pavarotti International 23, è diretto dal regista teatrale e cinematografico Andrea Adriatico (Il vento, di sera, selezionato a Berlino; All’amore assente [+leggi anche:
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, vincitore ad Annecy), che lo ha scritto insieme a Grazia Verasani (autrice di Quo vadis, baby?, da cui Gabriele Salvatores ha tratto il suo film omonimo) e il giornalista Stefano Casi.

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Gli anni amari ricuce alcuni momenti della vita personale e pubblica di Mario Mieli, interpretato dal giovane Nicola Di Benedetto al suo debutto cinematografico. Nato nel 1952 a Milano, Mario è figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, tra cui Giulio (Lorenzo Balducci), e vive una vita intera in conflitto con il padre Walter (Antonio Catania) e la madre Liderica (Sandra Ceccarelli). La pellicola ne segue i passi a partire dall’adolescenza al liceo classico Giuseppe Parini di Milano. La gioventù e la vita notturna sfrenata nei locali gay milanesi, quando ancora omosessualità era sinonimo di disturbo mentale; il viaggio a Londra e l’incontro fondamentale con l’attivismo inglese del Gay Liberation Front; il ritorno in patria e la fondazione di “Fuori!”, prima associazione del movimento di liberazione omosessuale italiano, e dei “Collettivi Omosessuali Milanesi”; la pubblicazione del saggio Elementi di critica omosessuale; la popolarità mediatica ma anche le turbe mentali.

Gli anni amari, dice il regista, è “l’attraversamento di un’epoca, di quei vitali, difficili, creativi, dolorosi e rimossi anni ’70. È anche la rievocazione di un necessario movimento per i diritti, come quello omosessuale, che doveva inventare forme nuove per farsi riconoscere. Ed è soprattutto il ritratto di un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore e la cui gioia di vivere erano troppo intense per il mondo che lo circondava”. Nel cast del film, anche Francesco Martino, Davide Merlini, Giovanni Cordì e Tobia De Angelis.

Gli anni amari è sostenuto dal Mibact, e si è avvalso del contributo di Emilia-Romagna Film Commission e Apulia Film Commission. Le riprese si svolgeranno per otto settimane tra Milano, Bologna, Sanremo, Lecce e Londra.

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