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VENEZIA 2023 Giornate degli Autori

Recensione: Quitter la nuit

di 

- VENEZIA 2023: L'opera prima di Delphine Girard, aspra e meticolosa, ruota attorno a un trio sorprendente e inedito: una donna, uno stupratore e la poliziotta che riceve la chiamata di soccorso

Recensione: Quitter la nuit
Veerle Baetens in Quitter la nuit

"Io ti credo, ma in termini giuridici non è tangibile". Con Quitter la nuit [+leggi anche:
trailer
intervista: Delphine Girard
scheda film
]
, il suo primo lungometraggio, selezionato in concorso alle Giornate degli Autori dell'80ma Mostra del cinema di Venezia, Delphine Girard si interroga sul modo in cui la società affronta collettivamente e individualmente il tema dello stupro. Quali sono le conseguenze per le vittime e gli autori? Qual è il contesto e la tempistica del "dopo"?

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Tutto ha inizio una notte, nell'abitacolo di un'auto che sfreccia su una strada deserta. All'interno, un uomo e una donna. Lei è al telefono. Sta chiamando sua sorella. O almeno è quello che fa credere all'uomo, mentre invece fa una chiamata d'emergenza alla polizia, cercando di far capire che è appena stata violentata e si sente in pericolo.

Questa introduzione costituiva già il nucleo del precedente film di Delphine Girard, Une soeur, in corsa per l'Oscar al miglior cortometraggio nel 2020. La regista torna con il suo trio di personaggi e i suoi tre interpreti. Selma Alaoui interpreta Aly, una giovane donna libera e vitale che fa del suo meglio per superare lo status di vittima che rifiuta di accettare. Veerle Baetens è Anna, l'operatrice la cui vita viene sconvolta da una telefonata notturna, ossessionata dal destino dell'ennesima vittima di stupro e dal dedalo istituzionale che ne consegue. Infine, Guillaume Duhesme è Dary, l'uomo che l'ha violentata e la cui immagine di buon figlio e buon vicino di casa non può coincidere con quella dell'aggressore. È anche colui che ha tutto l'interesse a tacere.

La storia intreccia queste tre linee narrative, che si incrociano e si disincrociano. Mette insieme due protagonisti che raramente vengono messi sullo stesso piano in un racconto: la donna stuprata e lo stupratore. Mentre la nostra empatia tende inevitabilmente verso Aly, ci rendiamo presto conto che le parole di Dary saranno decisive. Finché non metterà in chiaro i fatti, Aly si dibatterà in una soffocante ragnatela. Per il tribunale, è la sua versione che viene messa in discussione, la sua onestà, la sua moralità. La sua possibile colpevolezza viene posta sotto esame. Non è la vittima ideale, né per la sua storia né per il suo rifiuto di assecondare le richieste dell'indagine. Suo malgrado, diventa responsabile di proteggere le altre donne da un possibile predatore, vincendo il processo, e deve imparare la pazienza per affrontare i tempi lunghi della giustizia, in vista di un possibile risarcimento. Ma quale risarcimento, si chiede la donna? Allo stesso tempo, assistiamo all'evoluzione di Dary, che all'inizio perde la bussola e torna dalla madre - un personaggio secondario molto bello, interpretato da Anne Dorval, il cui dolore di fronte alla tragedia è palpabile - prima di riprendersi. Anna, infine, è profondamente colpita dalla storia di un’altra donna, fornendo un contrappunto e una prospettiva, prima di intraprendere la strada della sorellanza con Aly, in un momento di sollievo di cui si sente il bisogno.

Film a mosaico, Quitter la nuit esplora, attraverso queste storie individuali, il modo in cui affrontiamo queste dolorose "zone grigie" e il modo in cui la violenza sessuale, lungi dall'essere un semplice evento traumatico circoscritto, ha un effetto a lungo termine e cambia in modo permanente le vite delle vittime e, in misura minore, quelle degli aggressori.

Il film è prodotto da Versus Production (Belgio) ed è coprodotto da Colonelle Films (Canada), Haut et Court (Francia) e The Reunion (Belgio). Le vendite internazionali sono guidate da Playtime.

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(Tradotto dal francese)


Photogallery 05/09/2023: Venezia 2023 - Through the Night

16 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Delphine Girard, Selma Alaoui, Guillaume Duhesme, Adèle Wismes
© 2023 Isabeau de Gennaro for Cineuropa - fadege.it

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